Attualità

1.00'17"

pubblicata il 29.09.2007

La mia ragazza piccola mi guarda e dice Papi perchè fai quella faccia? Non so cosa rispondere, non posso certo dire Ho battuto il mio record sulla Borzano-Baiso. Sarebbe il tracollo della mia autorevolezza. Perchè è così, me ne sono tornato con l'espressione ebete di quando compri la macchina nuova. Antefatto: L'ascesa a Baiso per la strada di Monte Lucino è un classico ciclistico: un 20 chilometri per scaldare le gambe, in varia salita, poi la lunga strada, obsoleta al traffico veicolare, che porta al paesino di prima montagna. 8,5km di moderata ma continua salita che portano dai 275 mslm di Viano ai 542 di Baiso. Niente di che, nemmeno il 4% di media, ma anzi per questo ti consente di spingere sui pedali con una certa foga. La fregatura è che per i ciclisti mezza e mezzissima tacca come me si rischia facile di rimanerci in mezzo, quando la strada si inerpica all'improvviso dopo la curva della Fontana, o dopo la sella appena usciti dal bosco. E poi resta un impegno continuo e cospicuo di circa un'ora: che significa anche dosarsi, perchè sparare tutto può riservare sgradevoli sorprese magari a un kilometro dalla fine. Allora, il tempo fissato da oltre un anno a 1.01'50" stava iniziando a seccare. Erano andati migliorati sia  l'improba ascesa al Monte Evangelo, sia lo strappo di CàBertacchi. Minuti tolti all'impegnativo giro di Borsea, quarti d'ora limati all'anello di Castelnovo nè Monti, quasi cento km. Rimaneva Baiso. Dunque abbassare il tempo di un minuto e 33 secondi, certo, non mi farà intitolare una via, nè aggiungeranno il mio cognome al mio paese. Non sarò Commendatore e nessuno mi stringerà la mano. Ma che goduria.

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