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Viaggio in Sardegna | La Malvasia di Bosa, ovvero dell'Esattezza

pubblicata il 14.06.2011

La Malvasia di Bosa ha qualcosa di magico, misterioso. Mentre ti trattieni immerso in un inconfessabile dubbio sul residuo zuccherino presente nel bicchiere, mentre ascolti col naso miriadi di sensazioni dolci ma ossidate, tonde ma pungenti, mentre ti distrai tra il caldo secco in fondo alla gola ed il sale sulle guance, il bicchiere è vuoto. E più spesso anche la bottiglia. Su inu chi cheret chistionadu, il vino che richiede di essere discusso o meglio: il vino che genera chiacchere si direbbe l'interpretazione sarda del vino da meditazione, che sull'Isola non è mai momento solitario, ma sempre condiviso, è il vino degli ospiti graditi, degli amici in casa. Bosa e la Planargia tutta sono il territorio di elezione per questa particolare tipologia di uva malvasia, piccola, chiusa in grappoli strettissimi e serrati. Far West dell'Isola, la Planargia si apre al mare di Sardegna, e sarà certamente per colpa del vento e dell'esposizione salmastra che la Malvasia di Bosa cede zucchero ed aroma in cambio di finezza e sale; così come è colpa del vento se l'acqua dolce del Temo, il fiume di Bosa, si getta nel blu salato dritta e fredda, disegnando l'unico estuario del mediterraneo. Poi, come sempre, ci vuole l'uomo, anzi gli uomini come G.B. Columbu, i fratelli Porcu, Emidio Oggianu e pochi altri, che dopo una vendemmia complicata, vinificano quest'uva instabile e capricciosa, la mettono dentro le botticelle di castagno ed aspettano. Il bicchiere di Oggianu, ad esempio, è luce nitida e dorata, è mare e mandorle, è lentischio, è la spiaggia chiara di Turas, è il miele amaro dei corbezzoli di Magomadas, è tutto quello che quel territorio può esprimere. Un bicchiere che ti innamora e che diventa indimenticabile se dopo il sorso potrai affondare i denti nella dolce e tenera amarezza tiepida di un amaretto di Ittiri, magari uno di quelli che produce Gavina Delogu nel suo piccolo laboratorio in Corso Vittorio, con le mandorle rugose del Coros. Sarà quello il momento in cui potrai percepire l'esatta dimensione della perfezione.

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