Attualità

5 Questioni su wi-fu: Francesco Annibali

pubblicata il 24.02.2009

Giornalista, Consulente, Editore, Assaggiatore e molto altro, Francesco Annibali è presente in rete con un suo proprio canale, Enophilia, su cui si trovano interventi di insusuale caratura e profondità. Eccolo rispondere alle Cinque Domande: Grande crescita commerciale ma anche grande crescita qualitativa. Dopo la sbornia dei prezzi, gli scandali e le cantine piene. Dov'è arrivato e dove sta andando il vino italiano? La stragrande maggioranza dei territori offre ormai etichette ben eseguite, ma è ancora alla ricerca della propria identità. Che deve essere costruita da tutta la filiera. Il ruolo più delicato spetterà all'export. Concordo con Gaja: occorrono comunicatori del gusto italiano dove conta. Ovvero non alla sagra di paese, ma in India e Russia. Fondamentale la crescita di aziende di export per promuovere e fare spazio ai piccoli produttori. Cuochi superstar, cuochi in TV. Grandi personalità di spicco, ma ancora troppi locali omologati. Dov'è arrivata e dove sta andando la ristorazione italiana? se per ristorazione si intende il segmento top, mi appare evidente il livellamento (verso l'alto). Sfido Vizzari e Cremona a distinguere in foto un piatto di Uliassi da uno di Cedroni. Per il resto, non mi dispiacerebbe un marchio nazionale di tutela delle attività che preparano piatti tipici. Continua a crescere il numero dei siti e dei blog dedicato al Wine & Food. Che c'azzecca l'Internet con l'enogastronomia? Fondamentalmente non l'ho ancora capito. E' un fatto: c'è la legge e ci sono i controlli. Si può discutere nel merito, ma intanto i consumi di vino al ristorante crollano. Quali proposte concrete? Tanti vini al bicchiere e carte dei vini modellate, nell'ordine, sul territorio, sulla cucina e sui gusti del sommelier. In pratica non lo fa quasi nessuno, visto che si imporrebbe trasformazione del sommelier in selezionatore di vini. Del resto, non si capisce perchè i cuochi possano scegliere il pollo e decidere di non inserire l'agnello, e i sommelier non possano decidere di rifiutare il Barolo e mettere il Greco di Bianco. Prospettive, politica, cultura. Ma di cosa non può fare a meno l'enogastronomia italiana? Prospettive.

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