Attualità

Un concorso per l'ambiente

pubblicata il 06.06.2013

Ieri, 5 giugno, era la giornata mondiale dell'ambiente, istituita nel lontano 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Da allora ogni anno la ricorrenza viene celebrata in un paese diverso e con un tema diverso. Quest'anno la scelta è caduta sulla Mongolia e sul programma Think.Eat.Save. di cui abbiamo già avuto occasione di parlare nel recente passato. Si tratta della campagna mondiale lanciata dalla Fao e dall’UNEP, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, allo scopo di combattere gli sprechi alimentari. Proprio in occasione di questa ricorrenza le Nazioni Unite hanno lanciato un concorso pubblicitario per supportare la battaglia contro lo spreco di cibo, assieme al Nordic Council of Ministers, il forum di coordinamento fra i ministri degli stati nordici del mondo: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia, Groenlandia, Isole Faroe e isole Åland. Il concorso invita i progettisti a creare una campagna pubblicitaria allo scopo di aumentare la consapevolezza e richiamare l'attenzione sulla continua crescita della quantità di cibo sciupato dalla società moderna. Il premio consiste nel cosiddetto Nordic Council of Minister Award del valore di 5.000 euro. Oltre al premio monetario, ovviamente la pubblicità vincitrice verrà utilizzata per la campagna di comunicazione del programma Think.Eat.Save. oltre che essere esposto in tutti gli eventi che verranno realizzati dal programma in Europa. Il concorso è aperto a tutti, professionisti e grafici amatoriali purché abitanti in uno dei paesi nordici sopra citati, negli stati baltici e nel nord-ovest della Russia. L'attuale popolazione mondiale è di 7 miliardi di persone, ma le stime dicono che entro pochi anni potremmo arrivare a essere oltre 9 miliardi sulla terra, proseguendo di questo passo. Il risparmio in termini di spreco del cibo è quindi oggi più che mai una priorità a livello sociale, economico e pure di impatto ambientale. L'obiettivo dichiarato è quello di combattere e sconfiggere la fame nel mondo. Magari non sarà una campagna pubblicitaria a farlo, ma un aiuto concreto lo potrà dare.

Condividi

LEGGI ANCHE