Attualità

A cena con René Lalou: lo champagne G.H.Mumm sull'Orient Express

pubblicata il 21.11.2012

Ci sono persone che vivendo semplicemente una vita straordinaria, diventano personaggi e determinano la storia di aziende e in un certo senso le sorti del destino. E' ciò che è accaduto alla Maison G.H.Mumm, segnata nel XX° secolo dalla presidenza di René Lalou dal 1920 à 1973. Non un semplice un uomo d'affari, ma un deus ex machina che con le sue intuizioni e il suo carisma è stato in grado di innovare un prodotto meraviglioso come lo champagne, diffondendo lo spirito estetico della Maison e dei suoi vini in tutto il mondo. Per rendere omaggio alla sua figura che ha ispirato negli anni il lavoro di molti suoi successori, a René Lalou è stata dedicata una cuvée speciale, che porta il suo nome dal 1966 al 1985, e conta solo nove millesimi. Dopo un periodo in cui la sua produzione era stata abbandonata, nel 2007, il giovane chef de cave Didier Mariotti - uomo brillante e di grande sensibilità nei confronti delle forme di espressione del territorio attraverso i vitigni - ha deciso di riportare all'originario splendore l'eccezionale cuvée storica. Eccezionale sotto tutti i punti di vista, visto che per questa cuvée si utilizzano ancora le uve provenienti dalle stesse sette parcelle di vigna Grand Cru utilizzate per la sua prestigiosa antenata:  Briquettes, Bionnes, Croix de Cramant per lo chardonnay e Hannepés, Crupots, Rochelles, Houles per il pinot noir, in proporzione 50-50 tra i vitigni. Didier Mariotti ha raccontato con passione la sua esperienza nell'essere divenuto creatore della Cuvée René Lalou, manifesto della quintessenza del territorio della Maison G.H.Mumm, con un affinamento in cantina di oltre 10 anni per raggiungere l'apice dell'espressività e della complessità. L'occasione è stata una serata pensata come un viaggio indietro nel tempo, per ripercorrere le atmosfere del viaggio sul lussuoso treno Orient Express, grazie alla riedizione del menu servito ai passeggeri il 14 aprile 1884. Un menu per tappe che ha accompagnato due straordinarie bottiglie di champagne: Cuvée René Lalou 1999 e 1998, in magnum. Il vintage1999 si presenta già nel calice con le caratteristiche dell'annata, meno solare ma con maggior precisione negli elementi minerali, data dall'abbassamento delle temperature. Si percepisce una tensione acida decisa, che dona ulteriore freschezza alle note delle scorze di agrumi e di frutta croccante tra pesca bianca ed albicocca, equilibrandosi perfettamente con le sensazioni di nocciola e le sfumature sul finale di mela cotogna e miele. Un calice dalla vitalità tagliente che sostiene una struttura geometrica e netta. Il vintage 1998 si presenta con un fascino più gourmand. La ricchezza è data dall'annata caratterizzata da forti contrasti climatici, con un finale pre vendemmia di pieno sole, che ha donato alle uve una elevata maturità, senza negare la grande freschezza concentrata negli acini dalla frescura notturna. Raffinatezza e precisione con un'intensità inebriante, definizionie incantevole della capacità di trarre il meglio dal terroir. Un corpo pieno dove la frutta si fa esotica, con datteri e fichi, e il finale di nocciole lievemente tostate si vela di miele d'acacia, e copisce per equilibrio, eleganza e una straordinaria lunghezza.

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