Attualità

Alain Ducasse: un cuoco a tre stelline

pubblicata il 18.06.2013

Parlare di Alain Ducasse vuol dire parlare di uno dei pilastri della cucina moderna. Chiamarlo cuoco è decisamente riduttivo, visto che è alla testa di un'impresa che occupa più di 1400 persone in tutto il mondo, che fanno girare oltre 20 ristoranti in 8 diversi paesi. Non si contano le stelle Michelin - de facto il massimo riconoscimento attuale per uno chef - che ha collezionato nella sua carriera, tanto da riuscire, per un certo periodo di tempo, a gestire tre ristoranti a tre stelle in contemporanea. Può sembrare bizzarro che un tale personaggio si metta a scrivere un libro dedicato ai più piccoli, eppure è successo. E lo ha fatto per uno dei momenti più delicati della crescita di un bambino: quello dello svezzamento. Si tratta di quel particolare periodo di tempo in cui si passa da una dieta esclusivamente a base di latte - preferibilmente materno - all'introduzione dei primi cibi veri e propri. Un momento in cui il bambino va veramente preso per mano per garantirgli una crescita regolare e la formazione del futuro gusto alimentare. Come fa anche il nostro volume dedicato ai primi cinque anni di vita del bambino: il Cucchiaino d'Argento. Ducasse bebè, questo il titolo del libro del cuoco francese, prende in esame il periodo di tempo che va dai 6 mesi ai 3 anni di età del bambino. I pilastri attorno a cui ruota la pubblicazione sono tre: semplicità, salubrità e bontà. La semplicità degli ingredienti facilmente reperibili, delle preparazioni, i tempi di esecuzione rapidi, adatti anche a genitori che lavorano e che hanno poco tempo. La salubrità di quello che mettiamo nel piatto: prodotti biologici, poco sale, poco zucchero, pochi grassi. E la bontà delle preparazioni, per andare incontro al difficile gusto dei bambini, che proprio in questi primi mesi di vita formano quel gusto che si porteranno avanti per tutta la vita. Ducasse è padre di un bimbo di quasi 5 anni. Inutile dire che il fortunato è cresciuto avendo a disposizione un cuoco d'eccezione, che oggi si dice molto soddisfatto di come si è formato il gusto del figlio, che predilige il cioccolato fondente a quello al latte, che non mangia le merendine a scuola, e che un po' sa già cucinare. L'impero ha proprio bisogno di un erede.

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