Attualità

Alberto Paltrinieri | Sorbara & Sorbara

pubblicata il 15.05.2012

Ho imparato a conoscere la fragile livrea rosa del Lambrusco di Sorbara da poco: io reggiano di Reggio se non vedevo l'abisso sul fondo del bicchiere non ci credevo. E non godevo quella rasoiata acida in fondo al sorso, come lo schiocco di un drappo al vento. Alberto Paltrinieri porta in giro questo cipiglio arcigno che pare scolpito nel legno di quercia, questa voce ferma e sicura con sui dice piccole cose di pietra. Il suo Radice, Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia, nell'uscita 2011 è se vuoi un po' meno elettrico, e un po' più pallido. Ma resta vio, profondo e lungo, e vibrante. E il Grosso, il Metodo Classico da 24 mesi di lieviti, si avvia ad uscire dalla bacheca delle curiosità per diveentare qualcosa. Gli ho fatto quattro domande.

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