Attualità

Appunti Diviàggio | Consorzio a Torino

pubblicata il 23.02.2010

Non so perchè: sarà una questione di sussidiari ingoiati a forza in giovine età, ma vivo Torino come la più retorica delle città italiane. Basterebbero i Savoaia e la FIAT per rendere impervia la digestione, ma aquesto si aggiunge ben altro. E quindi è tutto un sussultare di reminescenze: che poi svaniscono non appena si posa la vettura e si cominacia a calpestare i terrazzi sotto i portici di una qualsiasi delle vie del centro. Tutto è retorico: anche vetrina della stupefacente Confetteria Avvignano che dice "Succ." Sta per "successore". Non è forse retorico star lì a raccontare al tizio che passa che quella confetteria non è più Avvignano ma di qualcuno che gli è succeduto? Oppure c'è il dubbio che il sig.Avvignano fondatore della stessa stia ancora lì alla sua venerabile età? Eppure è bellissima, Torino, bella da far gonfiare il cuore se ti capita di camminarla una notte di mezza pioggia, le luci fameliche di Piazza San Carlo a favillare il bujo. Il Consorzio è incastrato in una via del centro, cercarlo è un piacere: così come l'attenzione sincera e per nulla pelosa dei ragazzi che lì hanno deciso di consumare i loro giorni.

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