Attualità

Appunti Diviàggio: Osteria dell'Arancio a Grottammare

pubblicata il 10.12.2008

Devi crederci: quando affronti la salita improvvisa, brutale. Quasi lo scivolo del salto con gli sci, che di colpo ti porta a Grottammare Alta. T'accolgono acciottolati e benedetti divieti d'accesso, ove questo Paese Incantato ti si dona nella sua interezza, seppur a tessere. Perchè le stradette ti concedono gli scorci rinascimentali uno ad uno spigoli di mattoni crudi, anse, aderenze, pretesti archietettonici per costruire un'epifania del bello: un rinascimento in modo minore, di periferia, ma purissimo nelle linee di laterizi cosi schietti da risultare cristallini. Pendenze folli,  antri, sottovolti, criptoportici. E ancora rampe e murate, tanto che ti vien di cercare le manine dei bimbi enormi che hanno costruito tutto ciò con secchielli di sabbia del vicino Lago Adriatico. Quasi subito la Piazzetta disvela l 'Osteria che da più di vent'anni è la Casa dell'Oste: che ha un nome ma che tutti conoscono come l'Oste. C'è cucina d'Osteria, ma anche molto di più: un tagliere di salumi così immensi da valere il pranzo. E una bottiglieria da metropoli cosmopolita. E un affetto che vale il viaggio.

Condividi

LEGGI ANCHE