Attualità

Assalto al Bancolat, istantanea di una società in avaria

pubblicata il 28.06.2009

C'era stato il fervore per il latte crudo, con tutti gli ooooh! e gli aaaah! del caso. Poi c'era stata la polemica del bacillo, con fior di bocche a cul di gallina e telavevodetto: come solito in Italia l'audience si era divisa tra quelli che sapevano tutto, compreso il perchè il latte doveva obbligatoriamente essere bollito, e quelli che sapevano tutto compreso il perchè il latte poteva essere consumato crudo. Io so che quando la Premiata Ditta ha installato il Distributore Automatico di Latte crudo a 200 metri da casa mia ero stato felice. La mattina poco dopo l'alba mi avviavo a piedi per prendere il mio mezzo litro - cinquanta cents - per correggere il mio tè Prince of Wales e per far felice il mio principe piccolo, che ama il latte la mattina. Ero felice perchè l'arnese sotto il gabbiotto mi ricordava un po' la Macchina Nutrimatica di douglasiana memoria (Douglas Adams, Ristorante al Termine dell'Universo) un po' perchè quel misto di intraprendenza e tecnologia mi ridavano una certa stima nell'ingegno umano. Poi il Bancolat è stato violato. Forse per arraffare i 30, 40 euri di incasso di un giorno in un paese di mille anime. Forse per il divertimento di saccagnare qualcosa che è pubblico, e quindi non è mio, e quindi è di tutti, e quindi di nessuno. Tristezza più che rabbia: perchè ben profonda dev'essere la disperazione di chi devasta una cosa così bella, utile e costosa per così pochi denari. E ben vuota dev'essere la vita di chi lo fa per passatempo. Domenica il Bancolat è stato ripristinato, ed ho potuto preparare il gelato di crema con uova fresche e latte crudo. Quanto tempo passerà prima che l'episodio si ripeta? E quante volte potrà ripetersi prima che la Premiata Ditta soccomba di fronte alle miserie di una società in avaria? foto (tremenda) by blackberry

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