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Cosa fare in Trentino in autunno tra desmontegade, vendemmia e buona tavola

pubblicata il 19.09.2024

Fra settembre e novembre il Trentino è in festa e offre una serie di appuntamenti imperdibili per gli amanti della natura e della buona tavola

Una passeggiata fra boschi e uliveti, con i piedi che appoggiano su uno scricchiolante tappeto di foglie gialle e arancioni. Un giro in bicicletta lungo pianori e dolci colline punteggiate da vigneti. O una notte passata a dormire… in cantina, in un comodo letto, cullati dal gorgoglìo del mosto che inizia a fermentare.

Sono solo alcune delle esperienze immersive che il Trentino propone ai suoi visitatori, fra sagre e festival che ogni anno rinnovano il legame che unisce gli uomini al territorio.

Passione formaggio

In Trentino l’autunno risuona del rintocco dei campanacci legati al collo delle mucche che, dopo aver trascorso l’estate nei pascoli di alta montagna, tornano a valle, nelle calde stalle in cui passeranno l’inverno. Mandrie e greggi sfilano per il centro di borghi e paesi guidate dai malgari che, indossati gli abiti tradizionali, portano con sé le forme di formaggi d’alpeggio prodotte nei mesi precedenti. 

È il rituale delle desmontegade, tradizione molto viva nelle valli trentine, a cui si accompagnano diversi appuntamenti volti a celebrare i formaggi locali. Visite ai caseifici ed escursioni nelle malghe si concludono con gustosi assaggi di prodotti caseari, fra cui non possono mancare il Casolét della Val di Sole e, ovviamente, il Puzzone di Moena. Concerti, spettacoli teatrali e show cooking completano il quadro. Malghe sognanti, Formai dal mont, Dì del formai sono solo alcuni degli appuntamenti che i cheeselovers non dovrebbero farsi scappare.

Il tempo delle mele

Negli ultimi anni ha preso sempre più piede il concetto di “degustazioni attive”, esperienze all’insegna del cibo che non si limitano a un assaggio, ma consentono ai partecipanti di vivere in prima persona la raccolta e la preparazione di alcuni prodotti tipici.

Vi piacerebbe fare qualcosa di simile? Allora non dovreste perdervi MelaColgo, festival delle mele che si svolge in Val di Non: qui i visitatori, guidati da contadini pronti a svelare i loro segreti del mestiere, avranno l’opportunità di raccogliere una cassetta dei prelibati frutti da portarsi poi a casa per rivivere, nei giorni a venire, tutto il gusto di un’esperienza unica vissuta in mezzo alla natura.

Regine del Trentino, le mele vengono omaggiate anche dal festival Pomaria, in cui fra l’altro è possibile assistere alla dimostrazione di antichi lavori contadini nonché acquistare diversi prodotti tipici del territorio, e da Magnamour Autunno, rassegna durante la quale i ristoranti aderenti propongono deliziosi menù a base di mele, appunto, e formaggi di malga. 

In alto i calici!

Che autunno sarebbe senza vendemmia? In Trentino, si sa, il vino è una cosa seria, e le occasioni per celebrare questa preziosa bevanda non mancano di certo. Oltre al prodotto, l’attenzione è tutta sul territorio: è il momento ideale per scoprire i particolarissimi vigneti verticali della Valle di Cembra, fra terrazzamenti e muretti a secco, dove crescono uve dalla caratteristica acidità e sapidità.

Per gli amanti delle due ruote che non si lasciano spaventare da qualche pendenza, ci sono Wine Trekking Gourmet e Bike&Wine, appuntamento quest’ultimo che si ripete più volte nel corso dell’anno e permette di scoprire, in sella alla bici, le vigne della Vallagarina, mentre sullo sfondo si ergono antichi castelli e borghi rurali.

Si pedala e si cammina (non mancano ovviamente le iniziative dedicate anche a chi preferisce muoversi a piedi!) senza rinunciare al gusto, perché molte sono le pause dedicate ad aperitivi gourmet e degustazioni in cantina, spesso abbinate all’assaggio di prodotti tipici come salumi e formaggi, castagne e polenta.

L’autunno è la stagione migliore per dedicarsi all’enoturismo, realtà sempre più affermata e ramificata in Trentino, che offre a curiosi e appassionati una gamma ricca e variegata di esperienze: visite guidate e degustazioni organizzate, certo, ma anche giochi di gruppo, tour emozionali, cene in vigna, passeggiate al tramonto fra le viti e… perché no, un soggiorno in cantina, per dormire a due passi dalle botti e scoprire tutti i segreti della vinificazione!

L'oro verde del Garda

Lo sapevate? Nel sud del Trentino c’è un angolo nascosto che non ha nulla a che vedere con vette innevate e pascoli alpini. Attorno alla sponda del lago di Garda, infatti, si cela un’area caratterizzata da un clima mite e temperato, una sorta di enclave del Mediterraneo fra le Alpi. Qua in autunno non si vendemmia solo il vino, ma anche… le olive, che danno vita all’olio extravergine più settentrionale del mondo.

L’olio Garda Dop è armonico e leggermente fruttato. Una vera prelibatezza da scoprire, a inizio novembre, grazie a Frantoi aperti, festival diffuso che, oltre a visite guidate e degustazioni, offre quest’anno un’importante novità: l’inaugurazione del Sentiero dell’olivo ad Arco, una passeggiata dal paese all’oliveto storico che sorge a nord-ovest dal centro abitato. 7,5 km ben segnalati, lungo i quali sono presenti installazioni sensoriali, pannelli didattici, arredi e postazioni interattive che illustrano la storia degli olivi e il lavoro di chi li coltiva. 

Dalla terra alla tavola

E non è finita qui, perché in autunno il Trentino esalta il proprio territorio con molti altri appuntamenti volti a scoprire le meraviglie della stagione, dalla zucca alle noci, dalle patate del Lomaso ai maroni di Drena alla polenta di Storo.

Il pesce d’acqua dolce, lago e torrente, viene celebrato a Riva del Garda, mentre a San Lorenzo Dorsino la protagonista è la ciuìga, insaccato a base di carne di maiale e rape bianche, oggi presidio Slow Food. 

Insomma, è il caso di dirlo… ce n’è davvero per tutti i gusti!

Manuela Mellini

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