Attualità

Baguette & Champagne, semplicemente la bonne vie

pubblicata il 20.01.2012

La Costa è Azzurra, c'è un grecale che spazza via le nuvole e la luce scalda la faccia. Ad Antibes non c'ero mai stato, non conoscevo il Castello Grimaldi, le pinete fitte di Juan-le-Pins, le viuzze dannatamente francesi, i fiori colorati più colorati di come potrebbero essere colorati, le pietre a vista che sono più a vista del normale, la gente distante ma cortese, ospitale ma sorniona. Perchè in fondo la terra franca è così: è tutto più bello di quello che non potrebbe ma dovrebbe essere. Sono bravi, poche palle. Allora tu passeggi per il centro, l'ora del pranzo è già scoccata da un pezzo, sgambetti per la rettangolare Place du Revely e gli occhi si poggiano su un negozietto di dimensioni che quasi inteneriscono, che a starci in 4 contemporaneamente, rischi di fare uno strike di marmellate, confetture, fegati grassi inscatolati e pesci lattinati. Quello che commuove però, non sono certo le dimensioni del negozio, ma quello che la gentile signora ti propone: sandwich, lo chiama lei, con l'accento sulla w. In realtà è una fottuta opera d'arte pop imprigionata tra due fette di una baguette croccante e tiepida, immaginifica. All'interno puoi metterci alcune meraviglie a tua scelta, leggo più di 40 combinazioni, tra mari e monti, anatre e oche, olii tartufati e senapi delicate, chutney inarrivabili e insalate fresche. Scelgo: petto d'anatra confettato, foie gras sempre d'anatra, Camembert di Normandia poco stagionato, senape delicatissima ed il tocco finale: una cucchiaiata della melensa e piccante acquolina del barattolone di Clementines confites, ovvero di una profumatissima mostarda di clementine. Il pezzo merita un degno accompagnamento: riposte all'unisono le bottigliette d'acqua, la vicina enoteca ci fornisce boccia di un Nicolas Maillart brut ad un prezzo umano e quattro bicchieri in comodato gratuito. Saliti i gradini della rocca, le murate dei bastioni diventano prima riparo dal vento e poi desco dove imbastire la meraviglia, con il mare a guardarci, spettatore non pagante. In quel momento ho apprezzato il senso di una perculante (cit.) affiche liberty intravista al mercato di Cannes e che recitava: Côte d'Azur, la bonne vie.

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