Attualità

Champagne Belle Epoque Perrier-Jouët: l'art du millésime

pubblicata il 16.11.2012

Nell'ideale classifica delle cose belle che possono succedere ad un appassionato di champagne, una delle più inattese e straordinarie è il rilascio sul mercato da parte di una Maison di vintage del passato. Molto spesso le vecchie annate sono introvabili o ci si può arrivare attraverso complessi e costosi circuiti di aste o contatti con collezionisti. E invece la Maison Perrier-Jouët ha deciso di rendere di nuovo disponibili per un numero limitato di clienti a livello internazionale (in Italia grazie ad Antinori), tre annate storiche eccezionali dello champagne Belle Epoque: 1996, 1985, 1982. L'idea dello chef de cave Hervé Deschamps parte dal presupposto che la cuvée de prestige di Perrier-Jouët non sia solamente un meraviglioso esemplare di champagne, ma soprattutto un grandissimo vino, grazie ad uve eccellenti di chardonnay, pinot noir e pinot meunier con cui è realizzato in proporzione circa 50-45-5%. Ed è per questo che le aspettative di invecchiamento specie in coincidenza di vintage straordinari sono ancor più elevate, considerando che la prolungata maturazione in bottiglia conferisce allo champagne una ricchezza unica al naso e una complessità ricercata al palato. La Cuvée Belle Epoque, nella sua bottiglia finemente decorata dalle anemoni dell'artista dell’Art Noveau Emile Gallé, è uno degli champagne più raffinati di sempre, caratterizzata da una freschezza delicata e da una leggiadria di aromi tutti giocati sull'eleganza, dai fiori alla frutta. Le annate non sono state scelte a caso dallo chef de cave, ma ognuna per una sua peculiare eccezionalità. Il 1996 è la più straordinaria degli ultimi decenni, con un equilibrio tra acidità e maturazione del frutto mai eguagliato: si presenta ancora sferzante di energia con un naso di mandarino e una tensione minerale tagliente ma priva di durezze, con un finale dinamico, ancora in evoluzione.  Il 1985 è una bottiglia generosa e gourmand, in cui lo stile sofisticato e flessuoso della cuvée si concede a note più complesse e rotonde di miele di castagno, di pasticceria e di caramello, con lievi tocchi di erbe aromatiche e agrumi. Il 1982 è stata un'annata memorabile e lo dimostra ancora oggi con le nuances più affascinanti della maturità, dalla mandorla alla scorza di arancio fino al finale pieno e al contempo delicato che sfuma quasi su note bitter da cioccolato fondente. Una menzione speciale al 2004, l'ultima edizione della Cuvée Belle Epoque appena presentata: carattere generoso e regale, il profumo della magnolia e delle rose bianche che al sorso si fa frutta cristallina venata di pompelmo con accenni di burro e di pasticceria su trame minerali. Una collezione per intenditori, che svela tutte le potenzialità di un grande champagne dalla ricchezza aromatica tanto straordinaria da essere in grado di sfidare il tempo.

Condividi

LEGGI ANCHE