Attualità

"Bollicine su Trento", la festa del Trentodoc

pubblicata il 26.11.2012

Venerdì 22 novembre ha avuto inizio con l'anteprima per la stampa l'edizione 2012 di “Bollicine su Trento”, manifestazione che inaugura l'inverno trentino insieme all'apertura dei classici mercatini natalizi nella piazza della città. Protagonista della manifestazione il Trentodoc, il metodo classico trentino, vanto di una tradizione vitivinicola solidamente radicata nel legame con la montagna, che vede crescere il numero di produttori e la qualità delle produzioni. “Bollicine su Trento” vede la cooperazione della Camera di Commercio, dell'ente Trentino Marketing SpA e dell'Istituto TRENTO DOC insieme a Strade del vino e dei sapori del Trentino, un parternariato che si occupa della valorizzazione di una produzione vinicola decisamente peculiare e in espansione. Trentodoc infatti aspira a diventare un marchio sempre più riconoscibile nella produzione spumantistica itaiana del metodo classico, anche grazie ad un potenziale che supera i 10 milioni di bottiglie, ma soprattutto grazie ad una innata vocazione di queste terre e microclimi, in cui chardonnay e pinot nero possono espremersi al meglio per la produzione di bollicine. La degustazione "alla cieca" organizzata per la stampa con 74 etichette selezionate in modo da offrire una panoramica ampia dell'attuale produzione di metodo classico trentina è stata un'ottima occasione per farsi un'idea di una realtà che si sta consolidando anche grazie alla presenza di grandi aziende storiche che investono e spingono verso un'innalzamento della qualità globale. Di certo c'è una maggiore attenzione ai prodotti "di base" con una scelta di affinamento sui lieviti che tende nella media a superare i 15 mesi stabiliti dal disciplinare, per conferire ai vini maggiori caratteristiche di complessità. Ci sono ancora delle carenze nella perizia di utilizzo del legno, che a volte risulta sentore marcato specie per le Riserve, ma il grande tema che si sta affrontando è certamente il dosaggio. Da prodotti con una componente zuccherina decisamente percepibile, molte aziende stanno riducendo il dosaggio della liqueur fino ad arrivare in alcuni casi a bollicine extra brut o dosage zero. Una scelta non facile e ancora sperimentale, specie perchè comporta una maggiore attenzione alla qualità e alla maturità delle uve vendemmiate, ma che secondo alcuni produttori è importante per dare al Trentodoc un nuovo ruolo da protagonista a tavola. Nella sede dell'Enoteca provinciale a Palazzo Roccabruna, tra degustazioni guidate, banchi di assaggio, approfondimenti gastronomici e laboratori del gusto, ci sarà la possibilità di scoprire lo spumante metodo classico trentino fino al 9 dicembre in tutte le sue sfumature.

Condividi

LEGGI ANCHE