Attualità

Bollini, ultima frontiera

pubblicata il 05.07.2013

Sta per cadere anche l'ultima certezza di questi anni di inizio secolo: il bollino sulla frutta. Mele, banane, pere, arance non saranno più le stesse, grazie a due nuove tecnologie che promettono di sostituire i tradizionali bollini di materiale plastico adesivo che siamo soliti trovare sulla frutta. Stop quindi a questi fastidiosi ammenicoli, difficili da togliere, ma facilissimi da trovare appiccicati in ogni luogo, o peggio ancora, direttamente in bocca. La prima soluzione arriva dall'italia, e permette di risolvere il problema solo in parte. Si tratta del primo bollino in Mater-bi, celeberrimo materiale plastico biodegradabile a base di amido di mais, prodotto dall'azienda umbra Polycart. Tecnicamente questo nuovo prodotto si chiamerà Compost Label anche se è già stato ribattezzato più amichevolmente biollino. Il bollino sarà a disposizione dei produttori a partire dalla fine dell'estate e consentirà ai consumatori di buttare buccia e bollino insieme nel rifiuto umido. Ancora più avanzato e più eco-friendly il secondo metodo, messo a punto a partire dfal 2009 negli Stati Uniti e recentemente approvato anche dall'Unione Europea: tatuare le informazioni direttamente sulla buccia della frutta e della verdura. Questo è possibile grazie a un laser che permette di incidere sul vegetale tutte le informazioni necessarie, senza alterare in alcun modo il processo di maturazione né comportare alcun pericolo di marcescenza dei tessuti toccati dal laser: le ferite provocate dall'incisione sono subito cauterizzate dallo stesso laser. La decisione di approvazione da parte dell'Unione Europea risale allo scorso 23 giugno e segue di un anno quella della Food and Drug Administration americana. Questo nuovo strumento permetterà anche di combattere la contraffazione, visto che l'incisione, a differenza dei bollini, non potrà essere sostituita o modificata. Immagine: Modern farmer

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