Attualità

Carote Viola

pubblicata il 03.10.2016

Ci hanno sorpreso quando hanno fatto la loro comparsa, in bella vista, nei cesti dei supermercati. Da subito abbiamo pensato al sun black (il pomodoro nero): che si trattasse di un’altra sperimentazione dell’ultima ora? E invece no, le carote viola sono “tornate”, le avevamo solo dimenticate. La ‘moda’ delle carote arancioni nasce come forma di piaggeria, si potrebbe dire, in Olanda, in onore della famiglia d’Orange. Ormai, abbiamo capito che il viola in cucina fa bene, è sinonimo di antocianine, le stesse dei mirtilli e del mais corvino. Gli antociani sono pigmenti solubili della famiglia dei flavonoidi in grado di combattere i radicali liberi con grande slancio. Le carote si conservano a lungo, anche una settimana, mantenendo i loro nutritivi. Usate, però, l’accortezza di conservarle in un sacchetto di plastica per alimenti, nel cassetto della verdura, lontane dal resto della frutta e degli ortaggi che tenete in frigorifero. Le carote sono, infatti, sensibili alla vicinanza con sostanze come l’etilene, prodotto da mele, pomodori e cipolle. Le carote viola sono più dolci delle comuni carote e possono essere consumate sia cotte sia crude. Si utilizzano in cucina nello stesso modo delle carote arancioni con la differenza che, grazie al loro caratteristico colore, danno un tocco di originalità ai piatti. Utilizzatele nell’impasto di muffin o torte, in zuppe, vellutate, insalate o nella preparazione di succhi, spremute e centrifughe, sarà una sorpresa per tutti gustare pietanze dal colore violaceo. Il viola in tavola porta fortuna! In collaborazione con SsangYong Tivoli, la qualità che sorprende, la scoperta che appaga. Prosegui l’esperienza su domusweb e quattroruote.it

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