Attualità

Itinerari | Casamicciola, Ischia NA

pubblicata il 04.07.2013

Il molo dedicato al diporto con la sua passeggiata in teak la introduce con eleganza. Con la sagoma alle spalle di Procida, si sbarca a Casamicciola Terme, uno dei sette comuni dell'isola di Ischia, l'isola grande del golfo di Napoli. Si fatica a immaginare la storia di questo luogo ora riedificato qui, difronte agli scafi ormeggiati ad interrompere l'orizzonte, dopo che il terremoto del 1883 ne aveva cancellato l'origine collinare. Eppure basterà leggere con cura i profili delle case per scorgere, quasi virati in un bianconero d'annata, i ruderi dello stabilimento che già nel '600 ospitava genti per le cure termali. Il turismo di massa inevitabilmente ha corrotto le sue origine contadine ed ora per un bicchiere di vino di quelle bottiglie che non conoscono etichetta si dovrà camminare  tra il verde dei pini lontano dall'impilarsi di case ed alberghi sino alle pareti piùi ripide del Monte Epomeo. Turismo che ha i visi cotti degli scamiciati biondi o i passi lenti nei calzini che trascinano le ciabatte da una vetrina all'altra. Turismo di giornate a mollo nelle piscine dalle temperature variabili, e serate giù a ricontare vasche, consumando il marciapiede ingombro del lungomare. Si vende, si compra, si offre limoncello e qualsiasi altro tipo di infuso che si riesce a stillare affinché nella bottiglietta di vetro ognuno possa portare a casa un colore, un profumo, un ricordo. E per chi non è in barca o prigionero della formula d'albergo omnicomprensiva la scelta della tavola sarà complicata paradossalmente dalla massima libertà: crepes tra le mani con il tramonto tra le vele a riposo del porto, menù turistici che per quindici euro ti occupano quel paio d'ore della sera o concedersi per una volta all'esperienza multisensoriale della cucina di Nino Di Costanzo. Sarà una spesa fuori budget ma una cena al Mosaico del Manzi Terme a volte per il benessere è più efficace di una giornata di fanghi, massaggi e acque sulfuree.

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