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Con i suoi video su Instagram ha conquistato tutti, merito delle sue creazioni golose, eleganti e spettacolari: vi diciamo quello che c'è da sapere sul pastry chef francese più cool in circolazione.
In vetrina fiori delicati dai fitti petali, precisi quasi fossero veri. Non sono gerbere e dalie, ma pasticcini. Preziosi, griffati, buonissimi (e carissimi). Ma che fai, arrivi a Parigi e vuoi non assaggiarne un fleur citron o un Paris Brest di Cédric Grolet? Terminata la fila, immancabile davanti alle sue pasticcerie, si entra in un mondo di delizie artigianali, pre gustate ormai da chiunque durante il tragitto, guardando stories e post sui social di uno dei pasticceri più famosi nel mondo.
Tattoo in vista, capello selvaggio, sguardo furbo, fare simpatico. A 38 anni Cédric Grolet sembra l’amico cool che tutti abbiamo (o vorremm avere). Dalla regione della Loira arriva a Parigi nel 2006, nei laboratori della nota panetteria Fauchon. Affina la tecnica, si perfeziona, e fa il salto: approda all’hotel Le Meurice, dove diventa capo pasticcere del ristorante stellato guidato da Alain Ducasse. I clienti sono estasiati: i suoi dolci conquistano tutti, fuori e dentro la sala. Si sparge la voce, e il palmares inizia a riempirsi di titoli: «Miglior pasticcere dell'anno» da Le Chef nel 2015, «Miglior pasticciere» da Gault & Millau nel 2017 e «Miglior pasticciere del mondo» nel 2018 (The World’s 50 Best Awards).
Su Instagram, dove è seguito da 6 milioni di followers, ogni giorno, scorrono immagini di grandi classici, tra i suoi cavalli di battaglia ci sono il Saint Honoré, la Galette de Rois, il Paris Brest, e la millefoglie, e creazioni raffinate, dalle decorazioni così precise da farle sembrare opere d’arte.
Se in programma avete un weekend a Parigi o Londra, la tappa in una delle pâtisserie di Grolet è praticamente obbligata. Tre le insegne all’attivo: la prima, aperta nel 2018, Le Meurice Cedric Grolet in rue Castiglione, e Cédric Grolet Opéra, avviata l’anno successivo. Il nuovo regno dell’alta pasticceria francese a Londra, invece, è nato a marzo 2022 e si chiama Cédric Grolet at The Berkeley. Si trova proprio all’interno del 5 stelle lusso tra Hyde Park e il quartiere di Knightsbridge. Cosa assaggiare? Le Fleur Mangue Vanille, una fetta di Galette Pain Suisse, le tavolette di cioccolato ripiene al caramello salato (sì, costano 55 euro!), la brioche au sucre, e ovviamente il pain au chocolat come vere Emily in Paris. E attenzione perché se si ha in mente di provare un dolce in particolare, bisogna mettersi in fila (c’è sempre, mettetela in conto nell’itinerario) tenendo in considerazione gli orari precisi dell’uscita dei vari prodotti: dalle 8.30 alle 11.30 le viennoiseries, dalle 12 alle 14 i sandwich (di baguette), poi i dolci e i dessert a forma di fiori e frutti creati dai team di fidatissimi pasticceri, lievitisti, panificatori e fini cake designer.
Sì, quello che vedete scritto accanto al 3 sull’elegante cartellino con il prezzo delle paste è uno 0 (zero). Non è un errore: 30 euro (ma anche 7, 10, 35, 40, 55 a pezzo per alcuni). La dolce sosta da Cédric Grolet non è economica, va detto, ma come sostenuto anche dallo stesso pastry chef divo dei social, “Se vendessi i miei pasticcini a un prezzo basso, non potrei pagare i dipendenti. La qualità ha un costo”. E cosa vogliamo dire a Cédric, che nel suo cioccolato fuso gratta tartufo come se non ci fosse un domani, che usa uova bio, zucchero grezzo, burro Norman (il panetto costa come un lingotto), e la farina la prende direttamente dal mulino dell’Alvernia che andava a visitare da bambino nelle campagne di casa sua, nella Loira? “I pasticcini costano, sì, ma materie prime e manodopera qualificata si pagano”, come ha più volte sostenuto. E Grolet ha battaglioni di una trentina di dipendenti per pasticceria. Chi volesse togliersi lo sfizio, e assaggiare una delle sue favolose brioche (ne vale la pena? Oui), se la caverà con 4 euro; 2 euro per l’immancabile baguette d’autore.
Credits immagine pagina Facebook di Cédric Grolet
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