Attualità

Chef, stampami una bistecca

pubblicata il 26.04.2013

"Non penso mai al futuro, arriva così presto". Albert Einstein se la cavava in questo modo quando qualcuno gli chiedeva informazioni sul mondo che verrà. Eppure il futuro, così incerto e nebbioso, ha sempre affascinato gli uomini. La fantascienza ci ha lasciato infatti indimenticati autori e capolavori assoluti sia in campo letteraio che cinematografico. E se tralasciamo per un momento le implicazioni politiche, non possiamo non citare Marinetti e il suo movimento futurista, tanto sicuro che ciò che verrà domani sarà meglio di quello che abbiamo oggi da affermare che "il trionfante progresso delle scienze ha determinato nell'umanità mutamenti tanto profondi, da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato e noi liberi, noi sicuri della radiosa magnificenza del futuro". Alcuni segnali di futuro sono già presenti in mezzo a noi, anche nel mondo del cibo. Abbiamo già visto il ristorante gestito da robot, la macchina per realizzare hamburger e la possibilità di rendere digeribile la cellulosa. Ora arriva il cibo su misura. Lo stanno sperimentando con l'aiuto delle stampanti 3D, nuova frontiera della stampa digitale, che consente di ottenere dei veri e propri oggetti in tre dimensioni a partire da un modello digitalizzato. Niente di futuristico, perché le stampanti 3D esistono già, e vengono largamente utilizzate in diversi campi produttivi, specialmente quelli a maggior valore aggiunto. Perché al momento questo tipo di stampanti sono parecchio costose. Oggi si stanno divertendo a provarle anche sul cibo, come ha spiegato Jeffrey Lipton all'Huffington Post. Lipton è dottorando al Creative Machines Lab della Cornell University e direttore tecnologico di Seraph Robotics. Crede così tanto in questa tecnologia che afferma che nel futuro molto prossimo le stampanti 3D avranno un ruolo fondamentale nella dieta di tutti i giorni. Perché l'idea che sta alla base dell'utilizzo di queste macchine per il settore food non è quella di trovare un nuovo modo di produrre del cibo, ma soprattutto di creare pietanze su misura, sulla base delle esigenze delle persone. In pratica, inserendo in un computer i propri dati e le proprie preferenze, saremo in grado di avere in pochi minuti una pietanza in grado di soddisfare il nostro palato e contemporaneamente mantenere sotto controllo il giro vita. Perché questo sistema è in grado di creare cibi stabilendo a priori il contenuto in calorie, sulla base delle proprie esigenze energetiche. Niente più rinunce quindi, in termini di quantità, perché penserà la macchina a farvi rispettare la dieta. Diversi test sono stati compiuti finora, realizzando biscotti, capesante a forma di edifici, cioccolatini a forma di testa, pasta, fino alle patate e alla carne. Cuochi e pasticceri, tremate. Immagine: wikipedia

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