Christian e Manuel Costardi al Festival del Cinema di Cannes
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Pubblicato il23.04.2013
Dunque i Costardi Bros raccolgono questa sfida: di raccontare un film con la loro cucina. Hanno preso in parola quella famosa battuta del velenoso Frank Zappa, quando disse: "Parlare di musica è come ballare di architettura".
Christian e Manuel cucinano di cinema. Anzi, di Cinema, perchè per la loro "Prima" a cannes cucineranno le sensazioni - forti - prelevate dal documentario Palma d'Oro del '57 "Le Monde du silence" di Jacques Cousteau. Nella troupe anche un giovanissimo Louis Malle.
Il silenzio è la magia che i giovani cucinatori di Vercelli hanno voluto ricreare all'interno del loro "batiscafo" di velluto blu: una camera iperbarica dove con cinque piatti di icastica identità hanno ricreato i momenti salienti della pellicola.
Il Cucchiaio d'Argento, in anteprima per i suoi lettori, può raccontarli con parole e immagini, e una breve clip estratta dai momenti precedenti l'evento.
Pietra: crudo di mare, con inserti eterogenei come la liquirizia, adagiato su una lastra di pietra appena calda. Un modo diverso di presentare il crudo che esalta i tratti marini e diffonde sensazioni anche tattili molto decise.
Mare: una capsula di Petri che racchiude qualche stilla d'acqua di mare - ricreata con il liquido di governo dei mitili - e un trancio di branzino, portato ad un punto di cottura che rasenta il sublime. Succoso, pastoso, masticabile.
Terra: un capolavoro piccolo. Un mucchietto di terra che sorregge le animelle, terragne ed esorbitanti in una consistenza puramente burrosa, un'intensità di sapore per millimetro cubo semplicemente ubriacante.
Prato: nella Casa dei Risotti, non poteva mancare un riso: una preziosa referenza selezionata apposta per i Costardi da Gli Aironi. Il punto di cottura è cercato con pervicacia - accontenterà gli amanti del riso al dente croccante - e il punto di temperatura è scelto con cura: non troppo caldo, per non annebbiare i sapori. Che sono semplicissimi: clorofilla di prezzemolo, qualche frammento di mare, basta.
Sangue: il momento cruento, la catena alimentare, il mare carnivoro: si sceglie la rappresentazione della caccia con la pernice, e una riduzione di vino rosso. Un ingrediente ancestrale per richiamare un momento ancestrale. Convinta e convincente la pernice, proposta in una veste classica e nobile.
Fumo: il dolce, emerge da un fumigante cratere di tè al tabacco inondato di vapori di azoto liquido, ecco le gelatine e i richiami bruciati di un dessert punteggiato di contrasti: mousse alla liquirizia, limone, tabacco.
Lasciarsi sopraffare dal lavoro "registico" e concettuale, oppure dimenticarsi di tutto nell'unico tavolo appositamente allestito nel locale: il risultato è il medesimo, i Costardi Bros porteranno a Cannes il loro nuovo standard, e con esso una fetta di questa povera Italia. L'Italia che ce la fa.
Bonne Chance!NdA.: Christian e Manuel Costardi sono endorser Electrolux.
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