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Itinerari | Costa Rei, Cagliari

pubblicata il 25.09.2013

Primitiva, naturale, materica. La Sardegna significa e si propone essenzialmente con gli elementi costitutivi del suo territorio, quelli da libro di elementari, da carta geografica fisica. Costa Rei, una frazione del comune cagliaritano di Muravera, potrebbe essere sintesi di buona approssimazione. Mare ovviamente. Di vetro. Con una spiaggia molto più lunga di una passeggiata a margine di quelle infinite intensità di verde, più verde e ancor di più a celare spessori propri del cristallo. Granito poi. Massi  dove acqua, vento a sale scavano impronte. Alcuni sono sulla riva a rubare sale all'acqua, gli altri poi, seguendo il cielo li scopri montagne dove si sono incastrate case ed alberi a colorarli. Vento infine. Puntuale nel pomeriggio arriva teso, prepotente. Lo senti per tutto ciò che muto comincia a soffiare, lo vedi attraverso le curve delle cose che piega, gonfia, spazza. O lo puoi fotografare in quella superficie d'acqua nel suo divenire presto una tela astratta. Nel 2009 questa spiaggia era apparsa in una classifica internazionale delle più belle dei 5 continenti, i cagliaritani lo sapevano, dandosi di gomito la avevano come nascosta all'ombra smeralda di altre sabbie del nord. Prima la scoperta era stata di alcuni belgi e tedeschi, sono stati loro ad intraprendere qui per primi. E l'hanno fatto bene. Le case, tutte seconde, sono state tirate su con quel rispetto che devono gli ospiti quando entrano ina comunità. Basse, aperte, colori morbidi, tegole e prati. Intorno negozi, bar, ristoranti che durano la stagione del sole. Costa Rei, manco fosse un teatro ad aver finito il cartellone, a novembre chiude e i suoi abitanti si disperdono velocemente attraversando mari e cieli. Poi a maggio compariranno le prime orme sulla battigia ancora fredda e tutto ricomincia. A ricordarci che la perfezione è anche fatta di assenze la ristorazione in questo tratto di isola è ancora pagina bianca sulle guide. Bisognerà contentarsi di cose semplici, rese sicure dagli allenamenti casalinghi scovandoli tra le pieghe dell'entroterra. D'altronde questo e non altro chiedono i vini rossi corposi e grezzi delle viti di queste zone del capoluogo o il gelo di un boccale di Ichnusa, la più bionda dell'isola.

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