Attualità

Diario

pubblicata il 13.06.2010

Il vantaggio di essere editore di te stesso è che hai l'onore/onere di scrivere quello che vuoi: nel bene e nel male è roba tua. Nessuno può emendarti delle tue colpe.Capita poi che ci si imbatte in aspre critiche: che coincidono naturalmente con i giudizi negativi. Vuoi provare? ecco : uno, due e tre.Rarissimamente una critica assume il peso esatto che merita, più spesso pare un attacco personale al cuore e al portafoglio di chi lavora dalla mattina alla sera eccetera.
E ovviamente chi scrive ha il palato d'amianto, è abituato al cibo per cani e tutto il resto. Vale tutto: chi critica deve anche accettare di essere criticato, pena sentirsi intoccabili. Il che come si può facilmente intuire non è. Allora, diciamocelo, non sarebbe meglio scrivere tutto bene, tutto a posto? tutti ti amano mnessuno ti odia, tutti sono felici e ti invitano ai catering.
O no?

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