Attualità

Dove si parla della milanese, che non è solo una costoletta.

pubblicata il 09.11.2007

Non vado volontieri in centro a Milano.Nessuno va volontieri in centro a Milano, a quanto pare. Eppure Milano è molto più bella di quanto non appaia nella memoria di noi non-milanesi, che l'impariamo dal finestrino dell'auto in coda, o dai servizi televisivi o dagli schermoni dei film su Milano.Milano è bellissima, una piccola città medievale che è diventata moderna senza crescere. Milano è piccola. Proprio piccola di metri quadri, per cui non c'è posto per nulla. Stretto, è l'aggettivo che mi viene in mente.Mentre avanzo a velocità di crociera passo d'uomo verso il centro guardo operatori bancari fasciati nei loro cappotti di una taglia in meno con le loro cravattone di una misura in più camminare a passo di carica con in mano valigette da mille euri. Vedo ragazze taglia 42 camminare a passo di carica con scarpe da mille euri e borsette da mille euri, l'auricolare del cello incastrato nell'orecchio vocianti.Nelle scatole con le ruote impiegati del terziario aspettano il loro turno con aria assente, mentre manager di agenzie di pubblicità abbaiano nel vivavoce con impiegate intimorite sputacchiando eccessi di salivazione sul volante delle loro BMW. Agenti di commercio abbaiano nel loro vivavoce con subagenti in ritardo sull'obbiettivo masticando sigarette a basso contenuto di nicotina e riempiendo di nebbia azzurrina gli abitacoli dei loro SUV da centomila euri. Dipendenti della Pubblica Amministrazione in maternità ti augurano di morire tra mille tormenti entro domattina perchè hai sbagliato la corsia di preincanalamento mentre continuano la conversazione con il loro amante che molto probabilmente è l'agente di commercio sul SUV o l'impiegato del terziario. Più raramente il bancario a piedi.A Milano accade tutto. E Milano è bellissima.Bellissima e così inamabile.

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