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Tutto è cominciato con il Dubai Chocolate, un prodotto che sta facendo molto parlare di sé sui social. Da qualche mese, creator, tiktoker e influencer si affannano per riprodurlo o assaggiarlo. Ma cos’è il Dubai Chocolate e perché è diventato protagonista della scena?
Si tratta di una tavoletta di cioccolato prodotta, nella sua versione originale, da Fix Dessert Chocolatier, azienda con sede a Dubai.
Barrette in cui il cioccolato al latte fa da guscio a un ripieno morbido, cremoso e al tempo stesso croccante, a base principalmente di pistacchio e kataifi.
Maria Vehera è stata una delle prime tiktoker a mangiarlo in video: sul suo profilo (da poco meno di 3 milioni di follower), tra mukbang e ASMR, divora ogni genere di dolci dall’aspetto lussurioso e decisamente poco healthy.
Le versioni disponibili si moltiplicano. Lo mostra bene Anima, celebre youtuber (oltre 3,6 milioni di follower) di stanza a Dubai che, assieme alla fidanzata, scarta e assaggia una dopo l’altra tutte le otto tipologie incluse nella scatola acquistata a Dubai per circa 100 euro. Tanti i gusti: dalla baklava al pretzel e caramello salato, fino ai biscotti Lotus. Tavolette esteticamente molto curate, con grafiche in superficie e sezioni da food porn, e soprattutto spesse, molto più delle normali barrette di cioccolato.
Mentre il Dubai cioccolate diventa virale e protagonista di challenge wordwide, Lindt ne reinterpreta lo spirito con un’operazione puntuale ed efficace.
La tavoletta Lindt si chiama Dubai style. Onesto, come a dire: state mangiando qualcosa che prende le mosse dal Dubai chocolate ma che Lindt ha reinterpretato a modo suo. E subito la memoria corre alla figura del Maître Chocolatier, icona che proprio Lindt ha contribuito a far conoscere al grande pubblico.
Tutto ha inizio a dicembre, con un sold out della tavoletta durante un evento a Firenze: la reazione del pubblico spinge l’azienda a proporla sul mercato.
Molto più sottile ed elegante rispetto al modello arabo – meno garanzie di effetto ASMR – la tavoletta Lindt parte dagli stessi tre ingredienti base: cioccolato al latte, pistacchio e kadayif, ben dichiarati anche nel titolo in copertina: “cioccolato al latte con ripieno (26%) di pasta kadayif e pistacchi”.
Naturalmente l’elenco degli ingredienti è più lungo: cioccolato al latte, burro, mandorle e altri elementi che completano la ricetta.
Un sapore nuovo, nato dall’incontro con un ingrediente inedito per il nostro palato, almeno in abbinamento al cioccolato: la pasta kadayif, che richiama immediatamente profumi e consistenze mediorientali. Il risultato è un effetto sorpresa, con una croccantezza persistente e sonora.
Scelta azzeccata anche il pistacchio, che vive oggi uno dei suoi momenti d’oro, presente ovunque nelle ricette, dolci e salate. Il prodotto punta, chiaramente, a un’esperienza multisensoriale, proprio come il Dubai Chocolate da cui prende ispirazione. Ma lo fa in modo diverso: meno sfacciato e opulento, più elegante e delicato.
L’interno è morbido e cremoso, ma meno “scioglievole” rispetto all’originale, che nei video mostra un morso quasi impegnativo per chi è abituato a un gusto più sobrio. Il crunchy è piacevole. Il cioccolato al latte resta persistente in bocca, il pistacchio è delicato, quasi naturale, e una punta di sale equilibra il tutto alla perfezione.
Abbiamo chiesto alla nostra pastry chef come mai, secondo lei, non sia stato scelto il fondente, tanto amato dai veri appassionati: “Perché il cioccolato al latte resta più morbido al gusto, più goloso. Il fondente sovrasterebbe l’insieme e darebbe un risultato più duro all’assaggio”.
Per ora è disponibile online e nei negozi monomarca. Noi l’abbiamo acquistata al Lindt Chocolate Shop Milano Castello. Il prodotto, ben visibile all’ingresso su un grande espositore dedicato, è già molto richiesto. Tanti gli acquirenti, soprattutto stranieri, a quanto ci è parso.
In Italia, il prezzo del Lindt Dubai Style Chocolate è di 9,99 euro per 145 grammi.
La pasta kataifi è una variante della pasta fillo, ridotta in fili sottilissimi simili a capelli d’angelo. In greco si chiama kataifi, in turco prende invece il nome di kadayif.
Viene utilizzata per la preparazione di dolci tradizionali sia della cultura greca sia di quella turca e mediorientale, spesso abbinata a frutta secca e miele.
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