Attualità

Energy drink sotto accusa

pubblicata il 20.11.2012

Le bevande energetiche continuano ad avere il loro mercato, soprattutto fra i giovani. E l'industria pare fiorente, viste le continue sponsorizzazioni sportive o di eventi spettacolari e costosi da parte del colosso Red Bull, come il recente lancio del paracadutista Felix Baumgartner da 37 km di altezza, che è costato 50 milioni di dollari. Ma l'investimento annuo per sponsorizzazioni sportive della società è ben più elevato: 500 milioni di dollari. Le cattive notizie arrivano da oltre oceano: la FDA (Food and Drug Administration) statunitense ritiene che nell'ultimo anno la bevanda 5-hour Energy potrebbe essere stata alla base di tredici morti negli ultimi quattro anni. E la stessa bevanda dal 2009 è menzionata 90 volte in documenti sempre della FDA relativi a episodi di attacchi di cuore, convulsioni e altre problematiche fisiche. Anche un'altra agenzia federale statutinitense, la Substance Abuse and Mental Health Services Administration, ha riscontrato che più di 13.000 visite di emergenza nel 2009 erano riconducibili all'assunzione di questi energy drink. Diversi problemi sono stati riscontrati anche all'interno dell'esercito americano, dove l'aumento di casi di fratture è stato imputato a una dieta povera di calcio e di ferro, poca attività fisica e un abuso di bibite zuccherate e bevande energetiche. Nei soli Stati Uniti il valore di mercato di questi prodotti è di 8 miliardi di dollari all'anno (con un aumento del 18% nel 2012), superiore anche a quello delle acque minerali confezionate, che si ferma a soli 7,2 miliardi. Devono il loro successo a un signore austriaco: Dietrich Mateschitz. Direttore marketing di un'azienda di dentifrici, scopre durante un viaggio ad Hong Kong una bevanda, e decide di iniziare a produrla e commercializzarla anche in occidente. Forte di una imponente campagna pubblicitaria, riuscì ad affermare la sua azienda, la Red Bull, sul mercato, fino ad arrivare ad avere 6.900 dipendenti e una produzione di 4 miliardi di lattine. Nota caratteristica di tutte le bevande energetiche -  ne producono e commercializzano anche Coca Cola, Pepsi, San Pellegrino, solo per fare alcuni nomi - è il contenuto in sostanze stimolanti, in particolar modo caffeina e taurina, anche se gli effetti stimolanti di quest'ultima sono stati più volte messi in dubbio. A seguire poi vitamina B, guaranina, maltodestosio e glucosio. Il consumo è diffuso soprattutto all'interno di un pubblico giovane, per motivi di studio o di divertimento. Talvolta vengono anche associate ad alcolici per la realizzazione di cocktail. Da queste parti si continua a preferire un bicchiere di vino. Immagine Red Bull Stratos

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