Attualità

Festa a Vico 2012

pubblicata il 06.06.2012

Avrai lasciato da poco il profilo di Castellammare quando uscendo dall'ultima curva all'improvviso si svelera' l'orizzonte, quella infinita linea dritta che le città' non conoscono. Qualcuno l'ha tirata così', con un enorme righello, per fare da sfondo al paesaggio a mano libera che si sta aprendo ai tuoi occhi. Un concetto poetico: una sola linea per farti leggere tutte le curve del mondo: la costiera sorrentina. Festa a Vico, l'annuale pellegrinaggio laico del circo gastronomico itinerante concepito in origine come una festa tra amici da un tale Gennaro Esposito da Seiano, si incornicia in questi luoghi magici in una formula mai tradita senza gare e vincitori, orfana di titoli o diplomi. Una Woodstock patinata con al centro due cene a piu' di cento mani, protagonisti gli chef emergenti -prima- ed esclusivamente gli "stellati" -poi- in un tripudio di forchette, calici, foto ricordo e pacche sulla spalla. Si mangia, si beve, ci si incontra. Della utilità o della convenienza di tali simposi, si potrà' discutere tutta la vita, pero' quando, con le prime bollicine tra le mani, il sole rosso morirà' insanguinando la roccia, ognuno, su quelle pedane strappate agli scogli del Bikini o in bilico tra i centimetri che dividono le acque salate della piscina da quelle del mare delle Axidie, si scoprira'semplicemente felice di essere li', testimone senza voce, alla proiezione di una di quelle pellicole alle quali sarebbe sempre piaciuto essere in prima fila. Da oggi ci sara' un anno per ricordarselo.

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