Attualità

Fine coffee, no electricity, no motors, no noise

pubblicata il 27.11.2012

Eravamo rimasti alla macchina ideale per consegnare la pizza a domicilio. Oggi è il turno della caffettiera a pedali. Questa l'idea alla base di Velopresso, la strana bici che gira per Londra in questi giorni a distribuire caffè, cappuccini, latte macchiato e - ahimè - moccaccini.L'idea è di due giovani design neo laureati alla Royal College of Art, Amos Field Reid e Lasse Oiva: un miscuglio di tradizione e innovazione, design e tecnologia, buon gusto e un pizzico di divertimento. Ne è nata una bicicletta a tre ruote che porta in giro per le strade un mini bar, in perfetto stile street-food. La bici utilizza una cinghia a carbonio per azionare le ruote, ma non solo. Un semplice cambio di corona consente di spostare la catena e macinare all'istante una quantità sufficiente di caffè per due tazzine.Il prototipo utilizza ancora un fornelletto a gas per generare calore e vapore, ma i due ideatori stanno già pensando a un sistema per riutilizzare i fondi del caffè e trasformarli in un combustibile ecologico in grado di rendere praticamente chiuso, oltre che perfettamente ecologico, il ciclo di produzione.Il Velopresso, oltre a essere dotato di una macchina per espresso, ha anche il posto per stivare latte, acqua, cacao, e quanto necessario per realizzare tutte le variazioni più comuni sul caffè. Grazie a questo progetto i due ragazzi inglesi hanno già vinto il Deutsche Bank Award 2012 nella sezione Design, e si sono classificati secondi al Pininfarina Design Contest 2012. Tutto è ancora allo stadio di prototipo, ma potrebbe entrare presto in produzione. In Italia sarebbe di sicuro un successo.Immagini Ivan Coleman per Velopresso

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