Il sesto appuntamento con la rubrica
Galateo | A tavola, punto per punto... ci racconta come invitare, a voce e al telefono, amici e nuovi conoscenti.Generalmente gli inviti (a meno che non si tratti di cartoncini stampati) vengono fatti dalla signora, dato che è lei la padrona di casa. Solo inviti fatti lì per lì, come si dice
à la fortune du pot, possono essere fatti dal marito. Questo specialmente quando si tratta di invitare altre signore.I cartoncini stampati, a nome di entrambi i coniugi, si usano soltanto quando si tratta di un pranzo di grande cerimonio. Ma si possono benissimo invitare a pranzo sei o otto persone, pregandole di indossare l'abito da sera, perchè dopo pranzo si andrà all'opera o a un ballo, facendo l'invito a voce, o per telefono, o con un bigliettini scritto a mano.D'altra parte, sarebbe ridicolo adoperare il biglietto stampato per una riunione intima come un cenino, un
picnic, o una merenda in campagna.
11. Inviti a voceInvitando a voce, si abbia la cura di non farlo in presenza di altra persona che non viene invitata. Sarebbe una scortesia imperdonabile, e può essere evitata facilmente. È ugualmente scortese, da parte di chi è invitato, fare allusione all'invito se non è sicuro che anche le altre persone presenti partecipano. Anche un'allusione indiretta come: "A che ora è il pranzo? Alle otto?" è di cattivo gusto. Ugualmente di cattivo gusto è accennare parlando con la padrona di casa ad una riunione cui gli altri presenti non siano invitati.Rivolgendo l'invito ad una persona in presenza di un'altra che ha già rifiutato, la padrona di casa dovrà far comprendere ben chiaramente che la seconda persona è già stata invitata.Per gli inviti fatti a voce non occorrono formule speciali. Sono "senza complimenti" come una semplice convenzione. La sola cosa da evitare è che l'invito sia fatto in modo vago, sì da lasciare nell'incertezza la persona invitata. Occorre che questa e la padrona di casa siano chiaramente d'accordo sul giorno, l'ora e il tono della riunione, dal quale dipenderà l'abbiagliamento. Naturalmente, tutto dipende dalle circostanze.
12. Invito telefonicoEcco un esempio di invito telefonico:"
Parlo con la signora Verdi?"."
Sì, sono io. Chi parla?"."
Carolina Bianchi...".Qualche parola di cortesia da ambo le parti; quindi la signora Bianchi riprende:"
Volevo chiederle, signora Verdi, se può venire mercoledì sera a pranzo da noi con suo marito"."
Grazie, con molto piacere"."
Benissimo; allora, alle otto".Scambio di saluti.La signora Bianchi aggiungerà, se è il caso: "
Niente gran toilette
; abito da mezza sera, se non le spiace". Questo basterà a indicre che il marito dovrà indossare la giacca da sera o smoking. Oppure, può essere la signora Verdi che chiede: "Occorre essere in abito da sera?". E la signora Bianchi darà l'informazione richiesta.Se la signora Verdi non fosse in casa, la signora Bianchi potrà lasciare il messaggio alla persona che le risponde al telefono.L'invito non può essere così semplice se la persona invitata è una nuova conoscenza. Se il primo incontro è stato particolarmente cordiale, si può farvi allusione telefonando alla persona che si desidera invitare. Per esempio:Per quanto l'invito telefonico non sia dal punto di vista dell'etichetta più formale perfettamente ortodosso, pure è ormai ammesso, tranne in casi in cui la persona che si desidera invitare è, per la sua età o per la sua posizione sociale ,degna di speciale riguardo.L'invito telefonico sottintende dunque un certo grado di confidenza, ma si deve ricordare di non farlo mai all'ultimo momento, dando l'impressione che l'invito mascheri il rifiuto di un altro ospite.
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