Attualità

Great Wine Capitals a Firenze: nel cuore della capitale del vino italiano

pubblicata il 07.11.2012

Ci vorrebbe sempre un buon motivo per essere a Firenze, specie se si tratta di vino. Tra tutte le grandissime aree italiane di fama vinicola, il sistema di territori e denominazioni che gravita attorno a Firenze, oltre ad essere prescelto per la qualità delle degustazioni, ha un fascino paesaggistico incantevole rispetto e ad altrettante eccellenze vinose meno scenografiche d'Italia. A fare di Firenze la capitale italiana del vino, oltre alla tradizione viticola di questi luoghi, c'è il contributo in termini di peso di mercato della Toscana nel panorama internazionale dell'esportazione, ed infine la possibilità di organizzare per giornalisti e operatori di tutto il mondo una 4 giorni in una delle città più belle del mondo. Eccoci così all'Annual General Meeting 2012 delle Great Wine Capitals, una rete che si appoggia alle camere di commercio dei diversi paesi e che mira a dare supporto alle attività di internazionalizzazione delle aziende che ne fanno parte. Oltre a Firenze, Bilbao-Rioja (Spagna), Bordeaux (Francia), Christchurch-South Island (Nuova Zelanda), , Città del Capo (Sudafrica), Mainz (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo) e San Francisco-Napa Valley (USA). Nove grandi città del mondo che condividono uno dei loro patrimoni economici e culturali più radicati, ovvero le loro regioni vitivinicole, riconosciute tra le eccellenze a livello mondiale. Obiettivo dell'annuale incontro, oltre a quello di mettere faccia a faccia i diversi partner della rete, quello di avvicinare i presenti ai luoghi e ai territori, insieme a prodotti e produttori, in un itinerario tra Chianti Rufina, Chianti Classico e Montalcino. Una sorta di punto di arrivo per un viaggio di scoperta fatto di etichette e di attività di degustazione in tutto il mondo, che trova la sua Itaca quest'anno a Firenze, grazie all'organizzazione attenta dell'appuntamento fiorentino, guidata dal presidente della Capitale italiana Marco Pallanti (stimato produttore del Castello di Ama). Con l'aiuto della Camera di Commercio, l'organizzazione del presidente Pallanti  ha voluto puntare a svelare ai colleghi stranieri come sia stato fatto un grande sforzo in Toscana per trasformare i processi, negli ultimi anni, nel pieno rispetto sia del paesaggio e dell'ambiente. Le responsabili del progetto Annamaria Quaranta e Chiara Davide hanno coordinato la presenza a Firenze di una delegazione di oltre 150 stranieri tra le 8 Capitali, che ha portato il contributo della sua esperienza fotografando lo status attuale del mondo del vino nel proprio paese nel corso della conferenza di apertura, e accompagnando il racconto con alcuni prodotti vinicoli rappresentativi della regione di provenienza. Un press-tour che ha condotto i partecipanti attraverso paesaggi viticoli incredibili e luoghi di sogno, dalla delicatezza raffinata della Villa Malenchini, all'imponente Castello di Verrazzano, allo stupefacente Borgo di Castiglion del Bosco di Montalcino, al monumentale Castello di Gabbiano a San Casciano. Oltre a queste lsplendide perle incastonate tra i filari, tre percorsi di degustazione dedicati che hanno condotto nelle azienda a respirare toscanità e vedere come nascono quei vini che nel mondo hanno acquistito notorietà. Uno degli aspetti più interessanti da segnalare è quello legato all'idea innovativa di aprire non solo a stampa e operatori, ma anche al pubblico la degustazione dei vini di tutte le capitali vinicole presenti, combinando la degustazione dedicata alle Great Wine Capitals con l'ormai istituzionale evento fiorentino mensile GSTW - God Save The Wine - manifestazione di grande successo organizzata dal sommelier AndreaGori con Firenze Spettacolo e PromoWine. Una quantità impressionante di appassionati è arrivata alla degustazione degli oltre 100 vini delle 9 capitali del mondo, insieme alle etichette toscane. Un modo per avvicinare i mondi paralleli del vino, creando sinergie non solo commerciali ma veri e propri terreni di confronto sui temi di attualità più vivi, nella consapevolezza che solo facendo rete si raggiungeranno obiettivi sempre più ambiziosi. Ad maiora!

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