Attualità

Grignolino, un sguardo sul Monferrato

pubblicata il 20.11.2013

Una bigia domenica di novembre illuminata dalla luce brillante del Grignolino, su iniziativa dei Tre comuni di Rosignano, Cella Monte e S.Giorgio. Cose casalesi, per chi non è del posto.
A tirare le fila dell'incontro la personalità sobria ed asciutta di Maurizio Gily, uno dei commentatori più affidabili del mondo del vino: sia per le sue formidabili competenze agronomiche, sia per la conoscenza diretta dei luoghi. Ma anche per l'approccio disincantato e pratico alle cose vinicole, che ha garantito l'assaggio di 12 campioni di Grignolino di sorprendente livello qualitativo, anche considerando l'abbordabile livello di prezzo di questo vino, e di indagarne le sfumature: oltre alle acclarate caratteristiche di agilità di beva, una generale profondità espressiva che spiazza se paragonata alla gentilezza del punto di colore, tenue e scarico. Almeno un terzo dei vini assaggiati erano di valore assoluto, quelli della Vìcara e di Migliavacca per esempio tra quelli che si ricordano. Non essendo però una gara, non c'era un vincitore, ma presto approfondiremo adeguatamente su questi stessi pixel.
Quindi una giornata impiegata a scoprire qualche frammento delle particolarità del territorio: abbiamo imparato che la Pietra da Cantone non è tufo, anche se gli somiglia bene. Le amministrazioni hanno partecipato con convinzione e buona volontà aprendo le porte delle Case comunali, pur con l'approccio a volte un po' paludato della politica: ma da apprezzare il chiaro intento di farsi carico di una operazione di comunicazione mirata e quantomento contemporanea.
Motivi per essere Grignolino: luoghi ammantati di storia e struggente dilatazione del tempo; cibi preziosi, un bicchiere assai più nerboruto di quanto il colore potrebbe far pensare. Basta e avanza.

Condividi

LEGGI ANCHE