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Libri | Guida ai Locali Birrari

pubblicata il 07.01.2015

Arriva con colpevole ritardo la segnalazione di questi libro, nelle libreria già da qualche mese, ma con meritoria puntualità riguardo all’uscita proprio in questi giorni dell’App per Android (a breve arriverà anche quella per iOS).

La domanda retorica è: serve ancora ai tempi del web una guida cartecea di locali birrari, quindi immobile per definizione? La risposta retorica, data da me che oltretutto sono un insider e vi ho collaborato seppure per una manciata di schede, è ovviamente sì. Quella meno retorica ma comunque sincera non cambia: certo, serve eccome. Progetti simili si erano già visti in passato, guide internazionali che ricomprendevano anche qualcosa dell’Italia o guidine nazionali redatte da testate anche prestigiose, ma nessuna di queste si avvicina minimamente alla profondità e completezza di questa guida. Completezza che all’inizio pareva impossibile ai curatori stessi e che ahimé, diciamolo subito, non è ragionevolmente potuta essere assoluta. L’assenza ad esempio del pur meritevole King Arthur di Ciampino è un caso che evidenza però proprio in questa mancanza uno dei pregi principali della guida: la base volontaria di un lavoro che appunto, nell’impressionante mole di locali recensiti (oltre 650 schede e 200 segnalazioni) a causa proprio della volontarietà è stato più fitto laddove i volontari c’erano. Niente complotti o ordini di scuderia insomma. Il paradosso di Roma ad esempio, pigra capitale della birra artigianale in Italia, è stato proprio quello di non aver messo a disposizione neppure un volontario in loco per giungere nelle periferie. Peccati veniali a parte, non esiste altra fonte sul web o in libreria che si avvicini lontanamente per numeri e autorevolezza.

La Guida ai Locali Birrari di MoBI è innanzitutto la guida di una associazione e questo è il secondo valore aggiunto rispetto ad elenchi e voti di utenti che potete facilmente trovare su siti specializzati in birra o meno: la competenza di persone dedite da anni alla birra e l’indipendenza del giudizio, dove questa indipendenza non va intesa come neutralità, che non è degli esseri umani, ma come aderenza ai valori fondanti l’associazione stessa che nei consumatori e negli appassionati trova il suo nucleo fondante. Anche l’operazione in sé non è prettamente commerciale: certo, la versione cartacea si trova nelle librerie per l’acquisto, ma è stata pensata ed è nata come “killer application” per allargare la base degli iscritti a MoBI. Iscrivendosi all’associazione infatti è possibile ritirare gratuitamente la guida e siccome l’iscrizione costa casualmente esattamente la stessa cifra della guida… La versione App della guida per smartphone, strumento moderno che offre i vantaggi della ricerca e localizzazione e che può grazie agli aggiornamenti sopperire all’inevitabile obsolescenza della carta, è invece fruibile pienamente solo agli iscritti all’associazione. Per tutti gli altri è disponibile una demo con un numero limitato di locali.

Fin dalla copertina e poi sfogliandola la grafica appare piuttosto spartana e non molto accattivante, ma comunque funzionale e completa riguardo alle informazioni disponibili sui locali, dove vengono indicati non solo indirizzi, recapiti (web compreso) e orari, ma anche le indicazioni per l’utilizzo di mezzi pubblici e la facilità e tipologia di parcheggio. Il locali sono suddivisi su base regionale e quindi per città. Per ogni regione una cartina segnala le città in cui si trovano i locali recensiti. In ogni scheda è specificato se si tratta di pub, brewpub, pub di un birrificio (quindi senza la produzione in loco come i brewpub), taproom, beershop, beershop con mescita, ristorante, pizzeria, enoteca/gastronomia, GDO, distinzione capillare affatto scontata e di enorme utilità.

Per ogni locale la grafica evidenza anche la presenza e la tipologia dell’offerta di cibo, la presenza di musica da vivo, l’accessibilità per i disabili e sconti ed eventi dell’associazione stessa. Irrinunciabile e ben in evidenza l’indicazione di fascia prezzo di ogni locale, suddivisa fra standard, economico e costoso, in modo da sapere di che morte si deve morire ed evitare brutte sorprese nel conto finale. Le schede infine sono l’ultimo dei valori aggiunti e forse il più prezioso: redatte da persone esperte e presenti da anni “sul campo” offrono una visuale del mondo della birra seduti al bancone dal lato del cliente. Sufficientemente sintetiche ma ricche di informazioni, piuttosto omogenee per essere frutto di mani diverse, danno informazioni non solamente sull’offerta del locale ma spesso anche sulla sua storia e sul contesto in cui si trova ad operare. Lo stile, salvificamente lontano da ogni ruffianeria, si mantiene sui toni di un appassionato distacco che non risparmia qualche critica quando necessaria e più spesso serafica benevolenza.

Scelta editoriale forte, da me personalmente condivisa, è quella di non attribuire punteggi: lo scopo non è tanto quello di fare classifiche e di creare inevitabili polveroni e invidie quanto quello di fornire uno strumento prezioso al consumatore e utile alla diffusione del verbo birrario. Un’apposita icona evidenzia comunque il locali Top MoBI, cioè quei locali che per ampiezza e varietà della selezione, competenza, qualità, prezzi e diffusione della cultura birraria si pongono ai vertici nazionali e meglio incarnano l’anima dell’associazione.

Una guida di appassionati non solo per appassionati ma soprattutto per neofiti e curiosi in generale, completa, competente e “vera”. Vale la pena procurarsela.

GUIDA AI LOCALI BIRRARI

MoBI, Movimento Birrario Italiano

319 pagine

Euro 19.90

LSWR

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