Attualità

Guida illustrata alla Torino del Salone oltre il Salone

pubblicata il 22.10.2012

Amico forestiero che te ne esci dal Salone del Gusto con i piedi gonfi e un odio sincero verso il prossimo tuo, causa ressa dei tuoi simili in fiera, e causa esuberanza del produttore che ha pagato la ribalta e cerca di rifarsi martellando te, appassionato un po' a lavoro e un po' gitante. Caro amico che non vuoi recarti ancora a Eataly-Lingotto, ma vuoi finalmente girare in città, e incroci un indigeno sprovveduto delle cose gourmet che ti parla di quella catena dove ti danno tanta roba per 9 euro tuttocompreso. Caro amico, per te abbiamo pensato questo vademecum. Per scoprire le possibilità di Torino una volta abbandonato il Salone, per darti modo di appprovigionarti di piacere gastronomico a tutte le ore del giorno. Nomi noti, poco noti, commentati. Colazione, pranzo, merenda, cena. Streetfood e pranzo al sacco per il viaggio di ritorno. Il cioccolato quando non hai proprio fame, ma voglia di qualcosa di torinese.
* COLAZIONECi sono numerosi locali storici in città, tutti in pompa savoiarda, in cui si va per l'eccellenza degli ambienti e per l'offerta comunque più che dignitosa. Fra questi, il famoso Bicerin, quello del bicchierino con cioccolato e caffè. Lustro, lusso e nobiltà torinese, offerta di prodotti e servizi più che dignitosa. Non è uno stand per turisti, insomma.Al Gertosio invece si va per il Sabaudo, il bicchiere spalmato di crema alla nocciola, e finito con caffè caldo, panna fredda e sublime dal sac-a-poche, granella di nocciola. Ottimi i bignè e le creme, biscotti e lievitati nella media dei pasticceri artigianali.Al Bicerin, Piazza della Consolata, 5 - tel. 011.43.69.325 - www.bicerin.itPasticceria Gertosio, via Lagrange, 34/h - tel. 011.56.21.942 - www.pasticceriagertosio.it* PRANZOLa storia pastificia di Defilippis te la puoi portare a casa, sarebbe una gastronomia, dopotutto. Ma in pieno centro, davanti al laboratorio, ha allestito cucina e un locale spiccio e elegante. Paste ripiene su tutto, con la fattura del raviolo a dominare sul condimento. In carta per integrare un buon coniglio e l'insalata russa che se non l'avete mai mangiata in Piemonte qua è un buon posto per provare quella vera. Prelibatezze e stile classico torinese, con servizio cortesissimo.Trecento metri più su c'è Eataly Incontra, il secondo negozio cittadino, più piccolo, in centro. Si cucina la loro pasta secca di Gragnano, con sughi del giorno e quelli in carta sempre, più rodati. Altre proposte in appoggio al progetto pasta, fra secondi e antipasti, meno centrate. Locale leggero, funzionale, quando è pieno tocca puntare chi sta finendo e conquistarsi la seggia. Sconsigliato a compagnie numerose. Bazar di bontà a disposizione nel dopopasto.Pastificio Defilippis, via Lagrange, 39 - tel. 011.54.21.37 - www.pastificiodefilippis.comEataly Incontra, via Lagrange, 3 - tel. 011.03.73.221 - www.incontra.eataly.it* MERENDA CON GELATOIl vero gourmet mangia gelato tutto l'anno. Marchetti sta su corso Vittorio basso (a Torino corso Vittorio Emanuele II non lo dice nessuno, mimetizzatevi con un "corso Vittorio") nell'invito al parco del Valentino. Gelati poco grassi ma golosi, pulitissimi e non petulanti. La prova, la mandorla. Non latte di mandorla, proprio il frutto, fresco, col suo aroma elegante. Ottime le altre frutte, miracoloso il caffè. Granite così così, belli gli affogati da passeggio, panna da campioni, come è d'obbligo a Torino.Poi, c'è sempre Grom, senza stare a sentire quelli che dicono che è troppo grosso per essere buono. Affidabilità granitica e qualche eccellenza, nella frutta e nei cioccolati. Ce n'è tanti, e copre le emergenze con grande qualità. Quella originaria è a un passo dalla stazione di Porta Nuova, su piazza Paleocapa. La coda fa parte dell'esperienza.Outsider, Torre Cremeria, appena defilata dal centro. Ci si va per le granite, una buona approssimazione di quelle siciliane, se non siete siciliani. Gelati di sussistenza.Gelateria Marchetti, corso Vittorio Emanuele II, 24 bis - www.albertomarchetti.itGROM, piazza Paleocapa, 1/D - tel. 011.51.19.067 - www.grom.itTorre Cremeria, corso Regio Parco 28/A - tel. 011.24.76.284 - www.torrecremeria.it* A CENAAl Bordò per bere vini, naturali e no, da produttori selezionati con intelligenza. Francesi, champagne, perle, etichette da amatore, prezzi ben pesati. Cucina di accento toscano. Ottimo menu corto e concreto, mano sicura e composizioni eclettiche dalla microcucina. Si può stare solo sul tagliere di pregio, ma raccomandiamo di metterli a lavoro come in ristorante. Modulare la serata a piacere. Locale bellissimo, antico e non vetusto. Una formula agile da coniugare sul bevereccio o sul mangereccio, a seconda dell'estro del momento.Il Consorzio, ristorante di cucina piemontese riveduta sul moderno. Locale informale, efficente nell'anima tutta piccoli produttori e integerrima qualità, e nel corpo del piatto, quando questi ingredienti diventano ricetta. Si tenta eclettismo, ma stando nella tradizione ci si possono assicurare soddisfazioni. Celebratissima lista dei vini, che trainano più che accompagnare la cucina.Enoteca Bordò, via Palazzo di Città, 19/A - tel. 011.52.11.324 - www.enotecabordo.itRistorante Consorzio, via Monte di Pietà, 23 - tel. 011.27.67.661 - www.ristoranteconsorzio.com* STREETFOODStreet food, né pizza né kebab, ma hamburger. Si sceglie fra i due caporioni della carne indigena, l'Hamburgheria di Eataly e il M**Bun, e la Burgheria di taglio yankee.L'Hamburgheria di Eataly gode dello stile della casa madre, e di una carne piemontese - la Granda - di pregevole lignaggio. Varietà di abbinamenti nei panini, un kebab all'italiana e lo sdoganamento dell'hotdog. Buone patatine, birre artigianali, dolci di Montersino. Pane punto debole.M**Bun offre la carne di Scaglia, allevatori in quel di Rivoli. Iconografia piemuntisa, cotture espresse, salsa rubra e senape. Carne cruda e altre offerte fuori-panino. Buone patatine tipo chips. Ancora, pane deludente.Alla Burgheria si consuma come in un chiosco neworkese, nei trespoli o più spesso in piedi. Solo hamburger classici, con cheese e bacon al più, e un guizzo crerativo settimanale. Carne langarola che rispetta i canoni d'oltreoceano, ha da poco rimpiazzato il beef irlandese delle origini. Ottime le patatine con buccia, tagliate a mano, speziate, di standard quasi nordeuropeo. Eccezionale il pane autoprodotto. Nessuna opzione vegetariana.Hamburgheria di Eataly, piazza Solferino, 16/A - tel. 011.56.11.050 - www.hamburgheriadieataly.itAgrihamburgheria M**Bun, corso Siccardi 8/A, angolo via Cernaia - tel. 011.56.17.097 - www.mbun.itBurgheria, via del Carmine, 24 - tel. 011.19.71.64.20 - www.burgheria.it* UN CIOCCOLATINO? FACCIAMO DUE.Si passeggia lungo via Lagrange fino a Guido Gobino. L'antica insegna parla di Villarboito, ma voi non fatevi ingannare. Tavolini, e banco con esposizione e stuolo di commessi. Prodotto fresco, al taglio, in confezioni appropriate alla qualità. Si apprezzano tavolette, si apprezzano cioccolatini, si apprezzano i Tourinot, i piccoli gianduiotti che per il novizio saranno un vero shock culturale. Favolose le mini ganache e i cremini, vincitori nella guerra annosa contro la stucchevolezza.Fate un sacchettino e non mangiate niente. Uscite, girate l'angolo e giù per via Maria Vittoria fino a Guido Castagna. Boutique piccola e calorosa, con profusione di tavolette ai vari cru. Castagna è uno del manipolo di cioccolatai che lavorano la fava di cacao, per controllarne la qualità fin dall'inizio e per evitare che provengano da dove si pratichi sfruttamento minorile. Ne risultano grandi tavolette e trouffe  gloriose. I gianduiotti? Premiati come i migliori nel 2010, hanno più nocciole che zucchero. Nocciole solo di langa e solo da piantagioni in quota, e cioccolato Chuao. Delicati, gentili, ma intensissimi. Fate scorta, e decidete in autonomia qual è il Guido del cioccolato che preferite.Bottega Guido Gobino, via Lagrange, 1 - tel. 011.56.607.07 - www.guidogobino.itGuido Castagna, via Maria Vittoria, 27 - tel. 011.19.88.65.85 - www.guidocastagna.it* UN PANINO PRIMA DI PARTIRELonza sopraffina da Luiset in via Principe Amedeo. Formaggi quelli che avrete predato in Salone, oppure c'è sempre Eataly e la Baita del Formaggio, proprio accanto a Gertosio (cfr. COLAZIONE). Coltello d'ordinanza del vero gourmet (o acquisto dal De Carlo di via Cesare Battisti). Il pane, da Andrea Perino. Su via Cavour, a due passi dalla stazione Porta Nuova. Farine langarole del Mulino Sobrino, panetteria un po' laboratorio e un po' boutique. Scelta di baguette, pani di grano duro, integrali, aromatizzati. Se siete in tanti c'è il pane in cassetta, affettato in loco, per una batteria di sandwich. Pasticceria nella norma, ma grissini indispensabili. Durano giorni, niente scuse. Pizze da evitare, tranne la sontuosa pizza bianca alla romana.Panificio Andrea Perino, via Cavour, 10 - tel. 06.86.056Agrisalumeria Luiset, via Principe Amedeo, 20 - tel. 011.81.70.652 - www.agrisalumeria.itBaita del Formaggio, via Lagrange, 36/A - tel. 011.56.23.224De Carlo, via Cesare Battisti, 5 - tel. 011.56.13.378 - www.decarlo.org

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