Attualità

I semafori del cibo

pubblicata il 10.12.2012

Da sempre si sente discutere sulle capacità di intendere e di volere dei consumatori, in particolare di quelli che si occupano dell'acquisto di prodotti enogastronomici. Molti considerano l'acquirente un minus habens, incapace di capire le informazioni riportate in etichetta, pertanto influenzabile negativamente da un eccesso di dati. Altri invece considerano sacrosanto il diritto di tutti di sapere cosa stanno mangiando o bevendo, tenuto anche conto del gran numero di allergici o intolleranti in circolazione. Il problema se lo sono posto da tempo anche in Inghilterra, che non è nuova in azioni che tentino di informare meglio possibile il consumatore. Come l'esempio delle bottiglie di bevande alcoliche, su cui è obbligatorio indicare la dose di alcool contenuta, parametrata su un massimo giornaliero stabilito per legge. Ma il governo inglese si è spinto oltre, e dopo un lungo dibattito con produttori e catene di distribuzione, ha deciso varare un nuovo sistema di etichettatura che indichi chiaramente il contenuto in: grassi, grassi saturi, zucchero, sale e calorie. E per rendere tutto più chiaro l'indicazione avverrà grazie a un semaforo di semplice lettura e intuitiva interpretazione. Rapportando il contenuto del cibo per ogni singolo parametro alla razione giornaliera consigliata - la GDA - verranno evidenziati con i colori rosso, giallo e verde gli aspetti salutistici positivi e negativi di ogni singolo alimento. In Francia si spingono oltre, ma questa volta il merito non è del governo, ma di un privato cittadino, Baptiste Marty, fondatore dell'istituto Noteo, nato con lo scopo di restituire consapevolezza ai consumatori. Oggi Noteo è anche un'applicazione gratuita per smartphone in grado di restituire un giudizio sintetico su un grandissimo numero di prodotti (l'obiettivo è di raggiungere i 40 mila), fa cui anche quelli alimentari. Inquadrando il codice a barre presente sulla confezione, l'applicazione fornisce un giudizio sintetico in decimi, basato sulla media di quattro valutazioni diverse: salubrità, impatto sull'ambiente, impatto sociale e costo. Anche in questo caso i colori utilizzati per un giudizio visivo dei vari parametri sono quelli del semaforo, per facilitarne ulteriormente la comprensione. Nel caso di giudizi negativi l'applicazione è anche in grado di suggerire delle alternative migliori. Per raggiungere questi risultati l'investimento è stato notevole, oltre 600 mila euro, necessari per pagare gli oltre 20 collaboratori, recuperare oltre 400 informazioni per ogni prodotto e avere un comitato scientifico in grado di interpretare i dati raccolti, aggiornarli e rendere credibile e autorevole l'intera operazione. Vive la France.  

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