I trend del New York Times a tavola nel 2024: grano saraceno, zuppe e vino rosso rigorosamente fresco
Bere il sapore, stare attenti alla provenienza del cibo, sperimentare, abbandonare il junk food: viaggio semiserio nei trend alimentari dell’anno appena cominciato
Pesca e pistacchio come colori dominanti ma anche come sapori. Grano saraceno, zuppe, snack ovunque neanche fossimo Cher nel film Sirene. E poi ancora: molta importanza all’acqua e all’idratazione, cocktail che hanno il gusto dei piatti preferiti, il ritorno del piccante e pure il vino rosso servito freddo.
Queste sono solo alcune delle previsioni di quello che, secondo il New York Times, ci riserverà il 2024 dal punto di vista dell’alimentazione. Sono i cibi che ameremo di più o che comunque saranno più in voga, a parere del quotidiano americano.
Più zuppe e più snack: come mangeremo nel 2024
Le stime, che ovviamente non hanno alcuna pretesa di scientificità, partono da una considerazione iniziale, che ci sentiamo di condividere: la maggiore consapevolezza dei consumatori. Intesa come maggiore importanza data a quello che si spende e a quello che si ha in cambio e come maggiore attenzione all’impatto ambientale della produzione di quello che vorremmo mangiare.
Soprattutto quando si parla dei più giovani, under 20 o anche under 30, la sensazione degli esperti è che siano disposti a spendere di più non tanto per il lusso in sé (per i ristoranti stellati, per esempio) quanto per la qualità di un prodotto o di un ingrediente. O per la sua ridotta impronta inquinante, per esempio.
Da qui nasce la previsione sulle zuppe, che secondo l’NYT saranno il piatto dell’anno: per noi consumatori, sono il modo perfetto per provare sapori di culture diverse, soprattutto quelle orientali, e anche per mescolarli fra loro; per gli chef sono relativamente semplici da preparare e utili per sperimentare e anche sono un modo per utilizzare verdure o altri avanzi che invece andrebbero sprecati o buttati via.
Restando al cibo solido, un altro trend dell’anno dovrebbe essere quello degli snack, porzioni piccole o molto piccole di cibo (quelle che noi italiani consumiamo durante l’aperitivo) che permettono di provare nuove esperienze culinarie a piccole dosi e anche sono facili da trasportare o farsi consegnare a casa. Preferibilmente piccanti, altra tendenza del 2024 con una forte derivazione orientale: non piccanti da spaccarti il palato, ma abbastanza da dare una marcia in più a una ricetta. QB, come si dice.
Inoltre, almeno secondo i responsabili di Whole Foods, popolare catena di negozi di alimentari degli Usa, “questo sarà l’anno del grano saraceno”. Da Oslo a New York, sembra che questo cereale sia ovunque: usato con il foie gras o la rana pescatrice in crosta, per accompagnare la cioccolata calda oppure anche il tè. E in più è un’ottima fonte di proteine e fibre e dunque un’alternativa agli alimenti di origine animale (e di nuovo si torna alla sensibilità ambientale).
Acqua saporita e vino rosso fresco: come berremo nel 2024
A metà strada fra il mangiare e il bere c’è forse la più curiosa fra le previsioni fatte dal New York Times: i cocktail al sapore di cibo. Bevande che hanno il gusto dei piatti più amati, o comunque più noti. Anche da questo lato dell’Atlantico sappiamo dell’esistenza dell’Espresso Martini, ma è solo la punta dell’iceberg: pare che ormai i palati più fini non possano fare a meno di sorseggiare un drink alla Waldorf (sì, proprio l’insalata), un Martini Caprese, il cocktail al sapore di insalata di manzo o quello che sa di salmone affumicato, fatto con gin, vermut, salamoia di capperi e spezie.
Una mania, quella di bere il sapore, che finirà per contagiare anche l’acqua: nel 2024 non solo staremo (più) attenti a non sprecarla e la vorremo pura e di qualità, ma anche buona. Nel senso che sappia di qualcosa: TikTok è pieno di video in cui viene spiegato e mostrato come insaporirla con sciroppi, polveri, colori commestibili e altro. E visto che l’hashtag #WaterTok ha poco meno di 1 miliardo di visualizzazioni, forse questa previsione non è così lontana dalla realtà.
E il vino? Non se ne andrà, ma potrebbe cambiare il modo cui lo approcciamo. Perché secondo l’NYT uno dei trend del nuovo anno sarà il vino rosso servito fresco. La parola usata dai colleghi americani è chilled, che è un gradino sotto l’italiana freddo. Ma già basta per fare venire i brividi ai puristi: “Il vino rosso va servito a temperatura ambiente”. Che è vero, ma bisogna ricordare che questa indicazione fu data più o meno un centinaio di anni fa, ai primi del Novecento, quando nelle case c’era molto (molto, molto) meno caldo di quello che c’è adesso. Quindi fresco forse va bene.
Infine, una cosa che nel 2024 sparirà dalle nostre tavole (forse, speriamo) è il cosiddetto cibo ultraprocessato o ultratrasformato, che si conferma la parola più odiata e tossica quando si parla di mangiare. È una cosa che qui su Cucchiaio vi dicemmo già nel 2020 ma se adesso vogliamo metterla fra i buoni propositi per il nuovo anno, per noi va bene.
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