Attualità

Il caffè di Apollo

pubblicata il 17.12.2012

La torrefazione del caffè è quel processo di arrostimento dei chicchi ancora verdi ad alte temperature. Molteplici gli scopi, di cui il principale è aumentare la solubilità in acqua e la friabilità del chicco, così da permetterci di preparare la nera bevanda che ci sveglia tutte le mattine. Nel corso della torrefazione il grano di caffè aumenta di dimensioni, perde acqua, e quindi peso, e forma quei composti volatili che danno il tanto familiare aroma. La tostatura è un processo delicato e molto importante per quello che avremo in seguito nella tazzina. Diversi i metodi utilizzati che sfruttano normalmente l'aria calda, anche se qualche artigiano continua a preferire la fiamma diretta: più difficile ma con una resa assolutamente diversa.In Perù però la pensano diversamente e si sono inventati un nuovo metodo di tostatura del caffè. I ricercatori della Pontificia Univesidad Católica del Perù hanno infatti messo a punto un nuovo sistema che sfrutta l'energia del sole. L'hanno chiamato Intikallana, che si può tradurre in tostatore solare. Un modo nuovo per creare un processo ecologicamente sostenibile e permettere anche alle popolazioni senza elettricità di poter torrefare indipendentemente il caffè.Il Perù è uno dei maggiori produttori mondiali di caffè e il principale esportatore di caffè biologico del pianeta. Il giro d'affari si assesta attorno ai 900 milioni di dollari, e l'esportazione raggiunge il 95% della produzione. Produzione che si estende su 230.00 ettari, che forniscono oltre tre milioni di sacchi da 46 kg e coinvolgono oltre 150.000 famiglie peruviane.Il processo messo a punto prevede l'utilizzo di un concentratore solare di tipo Shaffler - diffuso anche in altri paesi del Sud America - per concentrare l'energia su di un tostatore di alluminio e acciaio. La fase di tostatura del nuovo processo si divide in tre fasi, studiate e discusse nel corso degli anni: la prima consente al chicco di perdere umidità, la seconda di acquisire colore, la terza si conclude con l'estrazione del prodotto per il raffreddamento. Il risultato è un caffè intenso, dolce, cioccolatoso e denso, che inizialmente verrà commercializzato solo a livello locale. I prototipi, quattro attualmente, sono stati progettati in modo da essere facili da riprodurre ed economici, adatti per essere adottati dalle popolazioni rurali. Ma il progetto è più ambizioso e mira a progettare impianti di maggiori dimensioni da esportare anche in altri paesi.Immagini PUCP

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