Attualità

Il nostro Ringraziamento

pubblicata il 09.11.2012

Leggi ringraziamento e subito pensi all'America, ai parenti riuniti attorno a un tavolo, al tacchino. Festa storica quella del Thanksgiving Day per il popolo statunitense, datata 1621 ma di origini molto più profonde e antiche, nata in segno di ringraziamento della fine della stagione del raccolto. Ancor oggi è molto sentita, e celebrata a suon di pranzi luculliani di cui quarantamila tacchini sono i protagonisti: con le ostriche, con il riso selvaggio, con la focaccia di granoturco. Gli statunitensi la celebrano il quarto giovedì di novembre, i canadesi il secondo lunedì di ottobre.Eppure la festa del ringraziamento esiste anche da noi, meno conosciuta, ma altrettanto sentita. È una festa di origine rurale, poi codificata all'interno del rito ecclesiastico come Giornata nazionale del Ringraziamento nel 1951 per l'evangelizzazione del mondo rurale. Al di là dei significati religiosi che le sono stati attribuiti, la data dell'11 novembre è da sempre significativa per il mondo rurale. È il giorno di San Martino, il santo di Tours che venne sepolto proprio in questo giorno nel 397. A lui si fa riferimento quando si parla dell'estate di San Martino, quel periodo dell'anno in cui, dopo i primi freddi, per alcuni giorni è possibile che si instauri un clima più mite e temperato. Il nome deriva da un episodio della vita del santo secondo il quale Martino, allora tribuno dell'esercito, donò in un freddo giorno d'autunno metà del suo mantello a un mendicante infreddolito e affamato. A quel punto le nubi che coprivano il cielo si diradarono, per lasciare spazio ad un caldo sole.L'11 novembre è tradizionalmente il giorno della fine e dell'inizio dell'annata agraria, durante il quale venivano un tempo rinnovati i contratti fra i proprietari terrieri e i mezzadri. La mezzadria era quella forma di conduzione della proprietà, oggi abolita, secondo la quale il raccolto doveva essere diviso a metà fra il padrone del fondo e la famiglia del colono che lo coltivava. Le decisioni, sempre unilaterali da parte del proprietario, potevano riguardare anche la cacciata dal fondo e dalle case degli agricoltori, che spesso si trovavano costretti, proprio in questo giorno, a spostarsi da una proprietà a un'altra. È questo il motivo per cui, ancora oggi, fare San Martino è sinonimo di traslocare.Ma il detto popolare dice anche che "a San Martino ogni mosto diventa vino". Proprio per questo il Movimento Turismo del Vino, quello che organizza anche Cantine aperte, programma ogni anno, nel fine settimana a ridosso della data dell'11 novembre, San Martino in Cantina, una manifestazione diffusa sul territorio nazionale durante la quale i soci del movimento aprono le cantine al pubblico per far assaggiare il novello e i prodotti dell'annata precedente assieme ai prodotti di stagione. Una buona idea per il vostro weekend.Immagine wallpapershi 

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