Attualità

Il Piccolo Nicolas e i suoi genitori, Laurent Tirard [6.9]

pubblicata il 04.04.2010

Non c'è bisogno che vi facciate trascinare al cinema dai vostri PEU [Piccoli Esseri Umani] per vedere il Piccolo Nicolas. Il titolo originale, come spesso accade, non ha quella pelosità bovina dalla ns traduzione, che noi qui in Italia la mamma dobbiamo cacciarla dentro in ogni manifestazione umana. Perchè Le Petit Nicolas può sembrare un film sciocchino su come i piccini vedono il mondo dei genitori solo ad una lettura con occhi foderati di speck. Le Petit Nicolas è un film arguto, a tratti intelligentemente disagevole su come i grandi credono che i piccini vedano il mondo dei grandi. E nei sottotitoli invisibili c'è scritto "ma non è così". Certo, c'è il richiamo irresistibile di Kad Merad, un caratterista di taglia epica che sa rendere comiche le situazioni più amarevoli, con un tocco di autoironia e di arguzia corrosiva che da tempo non si vedeva. E non solo perchè era il protagonista dell'altro botto di risate d'oltralpe, quel "giù al Nord" che ci ha restituito le risate francesi da molto tempo scomparse dagli schermoni. Varrebbe la pena di vederlo solo perla scena della cena, con il principale del marito un po' sfigato e la moglie col perenne complesso di inferiorità alle prese con: l'astice alla maionese. La quintessenza del cibo da parvenù. Per stavolta non avrete disagi esistenzali, stupri, squartamente, squilibri psichici, geometrie sentimentali sbilenche, prove di paranoia poetica, gelosie omosessuali, carceri sovraffollate, emarginati migranti, miliardari infelici, bimbi violati: solo un filmetto che regala qualche risata. MIca patate. Il film è un adattamento per il cinema delle storie di Nicolas, malamente accostato al Giovannino Stoppani di Vamba (Gianburrasca). L'autore, Goscinny, è anche il creatore delle storie di Asterix e Obelix, che fanno un piccolo cameo particolarmente gustoso.

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