Tre sono i mestieri più de-valutati del Nuovo Millennio. Il primo, è il pescatore di pesci d'acqua dolce, per la quasi completa scomparsa degli stessi, mangiati tutti dal famelico Pesce Siluro. Il secondo: il venditore. Un serissimo studio della Oxbridge University ha dimostrato che i giovini tra i 19 e 27 anni preferirebbero di gran lunga lavorare nelle miniere sudamericane come garimpeiros piuttosto che occuparsi di vendite. E la terza, che nel cuor ci sta, è il Solutore di Problemi Comunicazionali, cioè il PR.
PR è una nobile professione dal tempo dei tempi, ed ha la funzione di mettere in contatto questi con quelli, tipo far incastrare i pieni con i vuoti. I detrattori li definiscono sensali, i valorizzatori - io tra questi - li ritengono indispensabili facilitatori di relazioni.
Purtroppo però, come si impara il primo giorno di università in tutte le facoltà dello scibile umano, anche i PR sono regolati dalla famosa proporzione 80/20: il 20% delle entità di un universo statistico valgono l'80% per cento del totale. In altri termini, l'80% di tutto galleggia nella più assoluta mediocrità.
Per offrire a qualcuno - i meno presuntuosi - di quell'80% la possibilità di divincolarsi dall'ignavia, offriamo il nostro decalogo (di 5 regole) a gratis. Non che si voglia insegnare il mestiere che non sappiamo fare a qualcuno, ma visto che siamo "prenditori netti" di facilitazioni comunicazionali, palesare il disagio può essere utile. Ecco il disclaimer: Usare con cautela. Potrebbe esservi utile.
1. Vero che lavori con il dbase, ma di fianco al nome/cognome metti anche il genere. Sennò se mi scrivi "sei interessata" mi sento leso nella mia virilità e nemmanco ti rispondo
2. Vero che non puoi seguire tutti i tuoi referenti, ma se vuoi mandare campioncini di - mettiamo - lenticchie ad uno che si occupa di vino per inserirlo nelle "tue ricette" lederai il suo amor proprio, si sentirà inadeguato e probabilmente nemmanco ti risponde (e magari ti spamma su fazzabù).
3. Vero che non puoi sapere i trascorsi miei e delle sette generazioni della mia famiglia, ma se mi scrivi una lettera intestata ad un collega che non collabora più da mille anni tessendone le lodi, ed una volta saputo che invece ci sono io rimandi la stessa cosa tessendo le lodi mie, ho la sensazione di non sentirmi amato, di non essere speciale per te, di essere per te solo un numero. E probabilmente nemmanco ti rispondo
4. Vero è che non puoi stare lì a comprendere nel profondo ogni progetto che hai nel dbase, però se continui a chiamare blog un sito che blog non è ho mi sento trascurato e incompreso, penso che nel nostro rapporto ci sia qualcosa che non va, che non ti merito e che non mi ascolti, e probabilmente non ti risponderò nemmanco.
5. Vero è che non puoi essere un premio nobel in tutte le materie di cui devi occuparti, però, diamine, dammi la sensazione che distingui - che so - la pastinaca dalla scorzonera. Altrimenti mi sento come le commesse dei negozi del centro con cui ci provano tutti, e non è una bella sensazione perchè lede i miei diritti umani e costituzionali e pure le quote rosa. E quindi non ti risponderò nemmanco.
NdA: tutti i fatti riferiti in questo post sono deliberatamente accaduti, ed ogni riferimento a situazioni o persone reali e puramente voluto.