Poi arriva il momento della cena prenatalizia. Quello che tutti accolgono con un sorriso tenuto insieme con le cartine del Ciocorì, quello che insinua una lama di ghiaccio tra lo sterno e l'epiglottide e cristallizza il volto in una smorfia che solo ai lontani parenti, cugini acquisiti e affini di quarto grado, potrebbe sembrare un sorriso.
La cena prenatalizia, più endemica del prediciottesimo, più ricorrente dell'Addio al Nubilato, più perniciosa della cena del Cinquantesimo dell'esame di maturità è una delle più sconvolgenti finzioni del nostro secolo. Tutti le odiano, tutti le accolgono come l'Ottava piaga d'Egitto, tutti sperano che quest'anno si dimentichino, ma quando il fatidico invito arriva dal Filini di turno non sappiamo dire di no, accampando scuse molli ed infingarde con se stessi per mascherare la conigliaggine e l'incapacità opporre un sacrosanto rifiuto.
Una delle fattispecie più temute è la cena aziendale. Andrai a cena in un posto che non ti piace, con gente che non piace, mangerai cose che non ti piacciono parlando di argomenti che non ti interessano. Sopporterai a fatica la collega che t'ammorberà con lo svezzamento del suo pargolo unenne addentrandosi nelle cromie sul tono del marron delle sue deiezioni; tollererai a fatica il tuo collega che farà il cascamorto con la ragazza dell'Ufizio Legale di cui sei segretamente innamorato dal '74; con ancora più fatica tollererai la condiscendenza con cui lei accoglierà le attenzioni del Capo Totale palesemente alticcio; avrai abbondanti conazioni guardando il collega dell'Ufizio Tecnico mangiare come un bove mentre ride sguaiatamente e mostra i boli premasticati. Ti si stringerà il cuore quando si aprirà il regalino per l'anziana signora Pina che passa con noi il suo ultimo Natale (tutti si infilano le mani tra le frappe); abbandonerai definitivamente ogni parvenza di sanità mentale quando finalmente partirà il trenino AEIOUY.
Il secondo gradino del podio è condiviso a pari merito tra le cene con gli amici che non vedi da taaanto e gli ex colleghi del lavoro precedente. Gli amici che non vedi da taaanto infatti hanno la tendenza a parlare compulsivamente delle conquiste amorose di loro amici a cui attribuiscono scene boccaccesche ammiccando con l'evidente intenzione di alludere al fatto che i protagonisti di quelle scene sono loro ma non lo possono dire; delle prestazioni normalmente insignificanti della loro auto nuova, di solito una Station Wagon turbodiesel a cui però i maghi del marketing hanno attribuito un carattere "grintoso" per spillare una qualche mille euri in più; oppure di raccontare le nequizie di una vita matrimoniale decotta con la moglie che li costringe a camminare per casa con le pattine, a giuocare con il bebè almeno trenta minuti dopo essere rientrato dal lavoro, o il mutuo che li affligge e quindi.
Gli ex colleghi invece, oltre ad appartenere spesso alle stesse categorie di cui al comma "cene aziendali", comprendono la delusione per la ragazza dell'Ufizio Legale di cui sei segretamente innamorato dal '74 che è diventata una balena e la sorpresa per l'Amministratore Delegato che è adesso quel deficiente che perculavi con levità ogni santo giorno, e che adesso guadagna sette volte quello che guadagni tu, che ha avuto una storia bollente con la ragazza dell'Ufizio Legale prima che diventasse una balena, e ha una automobile decisamente più acchiappante della tua.
All'ultima e forse più pericolosa specie appartengono le Cene con i Parenti che non vedremo la Vigilia perchè andiamo in Mar Rosso. Preparati alle contumelie degli zii che meneranno il torrone allo sfinimento perchè Natale con i tuoi, la nonna Piera che gonfierà le gonadi a tutti con il suo enfisema e con la trombosi, i nipotini che ulleranno come galli spennati, e l'adolescente che starà tutta la sera nell'angolo bujo nascosta dietro una zazzera di capelli a chattare con quel bellimbusto rasta che fa il benzinaio a Massenzatico. Solo al terzo bicchiere di grappa ti ricorderai che è tua figlia.