Attualità

Il vino rosso

pubblicata il 02.03.2015

La scorsa settimana ci eravamo lasciati decantando le proprietà del peperoncino, in  grado di bruciare i grassi e quindi di farci dimagrire. Oggi passiamo a un altro compagno fedele, e più facilmente abbordabile, della tavola di noi italiani: il vino rosso. Sul vino si è detto di tutto e di più, sia in positivo che in negativo. Questa volta le buone notizie arrivano dall’Oregon State University’s College of Agricultural Sciences, e più precisamente dallo staff di ricercatori guidato dal prof. Neil Shay. Partendo da cellule sviluppate in laboratorio o da osservazioni dirette su topi, gli studiosi hanno verificato che una quantità modica di vino è in grado di migliorare le condizioni di chi ha problemi legati all’accumulo di grasso a livello epatico, oltre che disturbi metabolici. Merito questa volta non del famoso e citatissimo resveratrolo, ma dell’acido ellagico, che sarebbe in grado di rallentare la crescita delle cellule di grasso già esistenti e di ostacolare la formazione di nuove. Ciò non vuol dire che il vino rosso è in grado di far dimagrire, si sono subito premurati di precisare i ricercatori, ma solo che ci può essere un miglioramento dello stato di salute delle persone. Oltretutto non è necessario bere vino per avere tali effetti: è sufficiente mangiare dell’uva o berne il succo, quando la stagione la rende non disponibile sul mercato. E se bere poco fa bene, lo sappiamo tutti che bere troppo fa decisamente male. Ma altri ricercatori, questa volta australiani, hanno trovato una soluzione tampone per rimediare in parte agli effetti collaterali dovuti all’eccesso di alcol. Si tratta dell’ossitocina, il cosiddetto “ormone dell’amore”, quella sostanza che il nostro organismo produce anche durante l’attività amorosa. Via libera dunque a coccole, sesso, carezze con il partner per cercare di riacquistare in parte la lucidità mentale. L’ossitocina però non incide sul contenuto di alcol nel sangue, quindi questo non può essere un sistema per potersi rimettere alla guida in tranquillità, ma pare un metodo valido per superare la crisi momentanea data dagli eccessi nelle bevute.

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