Attualità

Inviaggioconquattroporte | Il cadore e la Nevicata del Secolo

pubblicata il 05.02.2014

Attraversare l'arco alpino durante una delle più generose perturbazioni degli ultimi anni potrebbe sembrare un'idea balzana. Lo è: ma questo itinerario deciso pensato progettato con Maserati non ammetteva rimandi, e quindi si parte. Vero è che il fortunato estensore di questo articolo viaggia con la Quattroporte Q4, con un sistema di trazione integrale più intelligente di lui e un motore dalle prestazioni (quasi) di una Formula 1. Quindi in grado di togliere le castagne dal fuoco nelle situazioni meno rilassate: neve fresca da dieci centimetri, sottozero spinto e pendenze da 15% superate con un filo di gas.
DIfficile raccogliere immagini che non siano bianco-su-bianco, ma ci aiutano le grandi Tavole che ci hanno accolto.
Nella bassa trevisana, a Salgareda, tra campi trasformati in paludi ecco Marcandole, cucina di pesce di qualità estrema proveniente dai vicini mercati di Caorle e Chioggia. Cucina generosa e potente, con fritti sublimi (oh, quei calamaretti spillo!) e un poderoso piatto di spaghetti neri con la salsa di ricci e cubismi di seppia.
Salendo al Cadore ci intestardiamo ad arrivare a Sappada, sepolta da 130cm di neve. Coraggiosamente accese le luci di Laite, piccola accogliente casa delle bambole tutta legno e stufe dove due amabili antidivi come Roberto e Fabrizia sanno viziarti: lui con una cantina delle meraviglie, lei con una cucina "da autodidatta" e una mano decisa, capace di coniugare amalgama e nitore. Piccola commozione dell'autore quando la cuoca esce con una antica edizione del Cucchiaio D'Argento appena fatta ri-rilegare. "Ho cominciato così" e mi mostra gli appunti della nonna.
Il giorno dopo partire alla volta della Val Gardena è facile, arrivare un po' meno: a Misurina la strada è chiusa e si deve fare il passo Sant'Antonio in mezzo alla bufera. A San Candido si arriva con un uovo tra la suola e l'acceleratore. Poi si va.
Divertente, per un modesto pilota come lo scriba, arrampicarsi sul passo Pinei a 1500m con la neve fresca per strada: basta non fare nulla, e l'auto sale, brillando lucine colorate qua e là. L'obiettivo è Anna Stube, il romantico localino dell''Hotel Gardena ad Ortisei. Lo abbiamo conosciuto con la precendente guida ai fornelli, ma Reimund Brunner si fa subito valere per la sua espressività perfettamente locale e perfettamente cosmopolita. Mestiere solido ed una mano fermissima, tanto quanto la sua stretta di mano: asciutta, breve, e di poche parole, che qui c'è da lavorare. In sala l'esperienza granitica di Franz Lageder, maitre sommelier che nobilita il ruolo con una professionalità di classe cristallina.
Oggi si va a Vipiteno, la nebbia si è alzata. Via.
Per appassionati gastromotorizzati e per tutti #inviaggioconquattroporte e #maserati4q su Twitter, Instagram e Fazzabù.

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