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Itinerari | Colonnella TE

pubblicata il 26.09.2013

Colonella si adagia sul confine tra Abruzzo e Marche, sponda meridionale del Tronto. Tanto vicina che l'Isola, una delle contrade del comune una volta nell'alveo del fiume, ora è sulla sponda marchigiana.
Eppure - da non credere - Colonnella ha goduto del facondo abbraccio del Regno di Sicilia fino al 1861, e in un impeto di entusiasmo ti verrà da pensare che quel gusto per le ampie scalinate, i giardini all'italiana, le palme ne abbia avuto valevole influenza.
Verso sera il sole schiatterà di luce gialla le facciate in pietra e mattoni, lasciando trascolorare lo sfondo dell'Adriatico nel viola e nell'indaco. Poi, al crepuscolo, i vicoli si faranno di penombra, i contrasti s'attenuano, e più ti godi le anticaglie: di muro, di laterizio a mano, di sasso spaccato, di coccio. Ma anche i reperti pre o proto industriali che trovi negli spigoli delle case, o nei retrobottega dimenticati.
Fa quasi tenerezza la bruttura incommensurabile della torre dell'acquedotto, conficcata nel punto più alto della città, capace di peggiorare ogni prospettiva nel raggio di mille chilometri. Ti chiedi quale forza umana o disumana ce ne potrà mai liberare.
E' una specie di salotto, Colonnella, a misura d'uomo e di gigante: con l'orizzonte a portata di mano. Basta sporgersi da un muretto o da un balconata che ti pare di volare sui tetti, e di poterlo afferrare e farne delicati origami, mentre vien notte.

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