Attualità

Itinerari | Fenicotteri di Carloforte

pubblicata il 12.06.2013

Il porto i tonni i traghetti, e poi ancora le spiagge e poi ancora. Tabarka e Genova e il genovese sbrindellato e arcaico che si parla laggiù. E poi le tonnare smesse, e poi il passato che rotola nel presente tutto sgarrupato.E pietre e rottami, e ferri e ruggine.Poi dietro la ringhiera di case d'altrove, che qui nell'Isola le case non sono fatte così, ecco lo slargo delle saline. Stagni, che quasi non ti soffermi per vedere se proprio son saline: certo quelle forme bianche sospese a un metro dall'acqua. Poi ti avvicini, e le forme bianche prendono sfumature colore del pompelmo rosa e del melograno, ma il succo.Volatili che da fermi paiono lecca lecca ciccioni banana e fragola, infilzati nello stecchino. Poi t'avvicini e muovono un passo. Lecca lecca ripresi alla moviola. Poi un altro. Poi allargano vele d'ali, immense. Al rallentatore: con sbuffi neri e rosa come le rose, come le fucsie.Come i flamingoes.

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