Se non sei pazzo, o non sei un commesso viaggiatore, o te l'hanno ordinato come cura contro la calvizie, astieniti dal riproporre questo Giroditàlia: ma in ottanta ore. Il fisico fesso si ribellerà iniziando a lanciare segnali di insubordinazione.
Borzano - Campo Tures 360km: Indubbia l'emozione di risalire l'A22 del Brennero tra le siepi di TIR, con queste belle code organizzate a posta del turista diretto a nord, verso Trento. Poi la strada si libera, e dopo Bolzano la strada sale veloce e morbida verso la Val di Tures. Verde, acquifera. Pregevole la sosta da Jasmin, a Chiusa sulla vecchia statale: mano fresca e gentile per il giovine chef Obermarzoner che regala emozioni con i suoi piatti colorati di frutta. Magari con un Riesling Kaiton di Peter Pigler, ma del 'sette.Campo Tures - Rozzangeles 406km: Tiratona autostradale, ricca di ingorghi sulla A4. Tradizionale quello di Desenzano. Per evitare il delirio della Est di Milano gonfia del traffico dei cantieri monzesi, conviene allungare di venti km e scendere da Piacenza. Tanto il muro di lamiera di Melegnano attende imperterrito. Per ristorarsi Le Rosse, in Corso Garibaldi: caos scanzonato di cosce e prosciutti, se non fossero la stessa cosa, e di bottiglie più o meno spumeggianti. Prevedibile, visto che Lerner Dan è passato di qui. Raymon Boulard Vigne Vecchie, per servirla.Milano - Catania 1345km: all'arrivo una sosta corroborante al Cortile Capuana, magari con un flacon gelato di Nerello Metodo Classico: quello di Murgo, scattante e nervoso come s'ha da fare, millesimo 'sei. Piatti di poco impegno ma di gusto per il mezzodì.
Catania - Licata 176km: una specie di viaggio al termine dell'universo, tra strade franate, ponti crollati e deserti. Ma al termine accoglie l'oasi di Pino Cuttaia, alla Madia, assai più che la polverosa cittadina costiera, calda come una paella calda. Bell'evento il Caricànte Primaterra, stile vagamente maceratizio, pieno ed elettrico al contempo. Millesimo 'sette.Licata-Catania 276km: passando per Ragusa nel momento sbagliato ti priverai della Tavola del Sultano. Ma nella frescura del giardino Zen, trovi un vero ristorante jap proprio nella Catania Vecchia. Dario coniuga la sua passione per gli ottimi vini nordisti con la cucina esotica, ma fatta con cura di gran lunga superiore alla media. Un Riesling di Falkenstein 'otto ci sta bene, con i suoi idrocarburi e la freschezza aromatica.
Catania Brunico 1443km: la Montagna che Fuma fa sempre impressione, anche dall'aereo. Assai più accoglienti quelle dello Speikboden, a 2554 mt d'altitudine facili con gli impianti, e la saziante zuppa d'orzo del rifugio Stazione a Monte. Una Weizen gelata per la sete d'altura. Per la sera Schoeneck, una delle soste più consigliate del Sudtirolo, che per questa volta ha regalato una delle più cocenti delusioni. Jella, dice. A Brunico in piazza, se non trovi aperto Bernardi (nomen omen) puoi rifugiarti al Piccolo Cafè, dove potrai sgargozzare una delle più fresche e aromatiche Weizen ti sia dato di trovare.