Attualità

La baguette non va più via come il pane

pubblicata il 28.06.2013

Nell'immaginario collettivo il tipico francese di Parigi gira in bicicletta o a piedi con l'immancabile baguette sotto il braccio. Perché se ti dicono baguette pensi immediatamente alla Francia, anche se tutto questo sta irrimediabilmente cambiando. In poche parole: anche i francesi si stanno internazionalizzando. A dircelo una ricerca condotta dal Credoc, centro per lo studio e l'osservazione degli stili di vita, che ha rilevato come ci sia un profondo solco nelle abitudini alimentari fra le nuove e le vecchie generazioni. Il consumo medio per persona di pane in Francia è infatti in netto calo: si è passati dai 900 grammi al giorno dei primi del '900, ai 143 grammi del 2003, fino ad arrivare ai 129 grammi del 2010, pari a circa mezza baguette. Colpa dei giovani fra i 20 e i 24 anni, che mangiano il 46% di pane in meno rispetto alle persone con più di 65 anni d'età. Quali sono i concorrenti diretti che hanno scalzato il filoncino dalla mente dei francesi? A colazione i cereali, all'ora del the i biscotti, alla sera l'italianissima pasta oppure il riso. Ma la colpa è anche degli stili di vita che stanno cambiando. La fretta infatti spinge sempre più persone a saltare la colazione, momento in cui si concentrava una buona parte del consumo di pane, accompagnato da burro e marmellata. Sta cercando di correre ai ripari l'Osservatorio del pane francese, con una campagna pubblicitaria che tappezzerà più di 7000 cartelloni pubblicitari in tutta la Francia, sarà riportato sui sacchetti del pane e verrà riportato anche sui marciapiedi delle principali città francesi. Semplice e diretto il messaggio: "Coucou, tu as pris le pain?" (Cucù, hai preso il pane?). Anche il prezzo è stato calmierato a 86 centesimi per tentare di ridare slancio ai consumi. Servirà a qualcosa? In fin dei conti son stati loro ad insegnarci che la rivoluzione non si ferma. Immagine: Travel Between The Pages, Com' &Stible

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