Attualità

La dieta del minestrone

pubblicata il 04.10.2013

Il minestrone: terrore dei bambini, rifugio per gli anziani, piacere puro per tutti gli altri. Ogni regione, provincia, paese, famiglia ne produce una versione diversa, mai uguale a nessun'altra e mai uguale a se stessa. Proprio il minestrone è al centro di una dieta rapida ed efficace per la perdita di peso, non senza controindicazioni. La dieta del minestrone nasce negli Stati Uniti, con uno scopo ben preciso: far dimagrire rapidamente pazienti cardiopatici prima di un'operazione chirurgica. Vista la sua efficacia ha però molto presto varcato la soglia degli ospedali, per divenire famosa, citata e molto spesso utilizzata. In realtà andrebbe utilizzata solo in casi particolari e sotto il diretto controllo del medico. Com'è facile immaginare, al centro della dieta si pone il consumo quasi esclusivo di minestrone, a pranzo come a cena. Non un qualsiasi minestrone, ma uno preparato solo con verdure con un elevato contenuto in sali minerali e vitamine: pomodori, sedano, porro, carota, zucchina, cipolla, solo per fare alcuni esempi. Banditi invece tutti i cereali e i legumi, che non si possono aggiungere alla dieta. Ovviamente sono da evitare anche tutti gli altri alimenti, a eccezione della frutta, che può essere consumata durante tutta la giornata. Da evitare però frutta in grado di apportare calorie aggiuntive, come uva, banane, fichi. La dieta del minestrone è ipocalorica e apporta circa 800 kcal nel corso della giornata. Nonostante sia depurativa ed efficace, ha però alcuni lati negativi, primo fra tutti la mancanza totale di proteine nell'alimentazione, che può provocare problemi a livello muscolare. Oltre a ciò, sono possibili ripercussioni sull'umore, dovuti alla mancanza del senso di sazietà per tutta la durata della dieta. Per questo è importante che duri al massimo due settimane e che avvenga sotto il diretto controllo di uno specialista. È però efficace per chi voglia o sia costretto a perdere peso rapidamente: l'apporto ridotto di calorie permette di dimagrire di circa 6-7 chilogrammi in due settimane. Terminata la dieta è necessario reintrodurre progressivamente gli alimenti abbandonati, per evitare di tornare al peso originario. Immagine: flickr

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