Attualità

La guerra del Prosek

pubblicata il 06.05.2013

Dietro al vino c'è poesia, territorio, tradizione, fatica. Ma anche soldi. Soprattutto attorno a certi vini che smuovono grandi numeri, come Chianti, Lambrusco e Prosecco, solo per fare alcuni nomi. E proprio attorno al Prosecco ruota il nuovo problema interno sul vino che l'Unione Europea sta affrontando. Non che sia la prima volta. Qualche anno fa toccò infatti al nostro Tocai, nelle due versioni bianca e rossa, chinare la testa di fronte alle richieste dell'Ungheria, accolte e fatte proprie dall'Unione Europea, e cambiare il nome per evitare possibili confusioni con il Tokaji. A nulla al tempo valse l'opposizione dell'Italia che il vino sia come tipologia (vino dolce) che come uve di provenienza fosse diverso, e nemmeno che il nome Tocai fosse tradizionalmente utilizzato da secoli in Italia. Fu così che, a seconda delle regioni il Tocai cambiò di nome: Friulano in Friuli Venezia-Giulia, Tai e Tai Rosso - o Barbarano - in Veneto. Oggi il problema è rappresentato dal Prosek, vino Croato dolce prodotto con uve autoctone in particolar modo nella regione dalmata. Ma le parti si sono invertite: è l'Italia questa volta a richiedere la sospensione dell'uso del termine da parte dei croati. La similitudine con il termine italiano Prosecco è infatti palese, sia dal punto di vista fonetico che ortografico, e gli interessi economici che ruotano attorno a questo vino per noi italiani sono decisamente importanti. Non che Prosek possa rappresentare una minaccia, visto che sono solo una trentina i produttori sul territorio croato, ma il fatto rappresenterebbe probabilmente un pericoloso precedente. La questione sembrava di facile soluzione, visto l'accoglimento bonario da parte del governo Croato della richiesta di cambiamento del nome, ma le cose sembrano essersi fatte più complicate: dopo probabili proteste da parte dei produttori il ministro dell'Agricoltura ha dichiarato che subito dopo l'ingresso nell'UE la Croazia chiederà ufficialmente il riconoscimento da parte di Bruxelles del Prosek. La guerra sembra solo all'inizio. Immagine: Flickr

Condividi

LEGGI ANCHE