La stanchezza si fa sentire? Ecco gli integratori consigliati dall'erborista
“Altro che aiutini per la prova costume! I clienti che vengono in erboristeria mi chiedono tutti integratori contro stanchezza e stress: colpa di questo tempo…”. A parlarci così è la dott.ssa Barbara Stella, erborista che in questo periodo solitamente dispensava consigli su come prepararsi all’estate in spiaggia e che invece è ancora alle prese con i classici “fastidi” da cambio di stagione: stress, stanchezza e spossatezza. Con il caldo che stenta a decollare, infatti, molti sintomi tipici dell’inverno sono ancora tra noi e, secondo una recente ricerca di FederSalus (Associazione Nazionale Produttori e Distributori Prodotti Salutistici), gli italiani sono in cima alla classifica europea tra i Paesi che consumano più integratori alimentari per far fronte a questo tipo di debilitazioni e, in genere, quando hanno carenze nutrizionali. In questi ultimi mesi il dibattito sulla validità degli integratori è molto acceso: servono o non servono? È proprio per questo che ci siamo rivolti all’erborista, concentrando la nostra attenzione sugli integratori alimentari naturali (quelli che si trovano quindi in natura e che non subiscono l’aggiunta di additivi chimici) che aiutano a combattere stanchezza, spossatezza e anche stress. Perché preferire integratori alimentari naturali È una questione di fitocomplesso. Di cose si tratta? Come recita la Treccani, è: "l'insieme dei componenti chimici di una pianta, risultante dalla naturale combinazione del principio attivo con altre sostanze, terapeuticamente inattive o con attività di natura diversa, ma che globalmente conferiscono alla pianta le specifiche proprietà terapeutiche per cui viene utilizzata. I principi attivi presi singolarmente, infatti, possono rivelarsi meno efficaci o con effetti diversi da quelli della pianta nel suo complesso". Si tratta quindi di un insieme di elementi presenti nella pianta che permettono di assimilare al meglio il principio attivo di cui una persona ha bisogno, al fine di migliorare l’efficacia dell’azione. Per esempio, per una buona integrazione di calcio è utile che il principio attivo sia affiancato da vitamina D e magnesio perché le ossa lo possano assimilare. Quando e come richiedere l’aiuto di un integratore Se ci si sente stanchi o debilitati e si pensa che questo possa derivare dalla carenza di una sostanza nutritiva nel proprio organismo è bene rivolgersi a qualcuno (medico o erborista) che conosca la storia del paziente, descrivere le proprie abitudine alimentari, così da avere un quadro completo della situazione. Prima è meglio depurare il corpo Prima di assumere un qualsiasi integratore è meglio passare per una fase di depurazione. Soprattutto in questo periodo tra il freddo dell’inverno passato e quello che persiste ancora, è bene depurare il corpo dai grassi che si sono accumulati e che hanno appesantito il fegato. Per la depurazione sono ideali carciofo, tarassaco, cardo mariano, genziana, curcuma, rafano. Da consumare in decotti, tisane, estratti fluidi o secchi. La fase di depurazione dipende dalla persona, ma in genere dura un mese, un mese e mezzo, da attuare in tandem con una dieta equilibrata. Una volta finita, ci si concentra maggiormente sull’alimentazione, cercando di mangiare sano. Se ci sono delle carenze che gli alimenti non riescono a sopperire, solo a questo punto entrano in gioco gli integratori. L’importanza di magnesio e potassio Sia il magnesio che il potassio si trovano nei cibi, come frutta, verdura, pesce o anche carne. Una carenza di uno dei due (o di entrambi) porta solitamente a una forte stanchezza. Le integrazioni di magnesio e potassio sono consigliate soprattutto quando si suda tanto (es. sport, corsa, palestra, ma anche lavori di fatica), visto che con la sudorazione si perdono una serie di minerali tra cui questi. Le forme migliori di magnesio come integratore sono magnesio chelato, magnesio cloruro o magnesio citrato, che sono ben assimilati dallo stomaco.
Le piante energizzanti: ecco la bacopa Le piante utilizzate da sempre contro la stanchezza sono il guaranà, il ginseng, l’eleuterococco che hanno tutte la caratteristica di essere energizzanti. Diffuso anche l’uso della papaya fermentata, che si trova in polvere o in tavolette. Da qualche anno, quindi un tempo relativamente breve, si lavora molto anche con l’alga spirulina e la bacopa (nella foto). La bacopa è una pianta originaria dell’India, dove cresce spontanea ed è ricca di principi attivi. Si consiglia a studenti e lavoratori che devono concentrarsi molto, in quanto utile per la memoria e la concentrazione. Viene considerata anche un ansiolitico naturale, per combattere lo stress. Tutte queste piante sono ricche di minerali, vitamine, amminoacidi che hanno effetti positivi sia sul corpo che sulla mente. Il fungo Cordycep sinensis Chiamato anche “fungo degli sportivi” è consigliato come rimedio contro la stanchezza per chi pratica un’attività fisica intensa. Originario della Cina, dove è conosciuto come “il fungo dell’imperatore”, si trova sopra i 5.000 metri di altezza e le sue proprietà vantano millenni di tradizione. Viene raccolto spontaneamente ed è molto costoso. Quello che si trova comunemente in erboristeria è un fungo coltivato in locali con ambiente adatto, non è quindi dispendioso, ma ne mantiene ugualmente i principi attivi. Si trova in capsule e in tavolette. Probiotici: alleati del microbiota Si parla molto in questo periodo di microbiota e intestino. I probiotici, micro-organismi che se presi nella giusta quantità possono apportare benefici al nostro organismo, agiscono su tre fronti: ricostruire la flora batterica intestinale che fa da barriera a virus e batteri, rafforzare il sistema immunitario e assimilare in modo efficace vitamine e minerali. Sono utili anche in caso di spossatezza. Quando è meglio assumerli Generalmente gli integratori che agiscono contro la stanchezza si consiglia di assumerli al mattino, a stomaco vuoto prima della colazione, perché è il momento in cui si assorbono meglio.
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