Ecco perché l'esperienza in Toscana è sempre un'emozione nuova!
Non occorre per forza andare lontano per scoprire cose nuove: a volte bastano un pizzico di curiosità e gli stimoli giusti per trovare sorprese entusiasmanti anche nei sentieri più battuti
La Toscana, simbolo di eccellenza a 360 gradi, è uno dei luoghi più amati dai turisti, che vi arrivano a milioni attratti dalla sua natura, dall’arte, dall’enogastronomia, dallo stile di vita. In Toscana si mangia bene, si beve bene, si sta bene, ed è per questo che la regione continua a richiamare viaggiatori da ogni dove, attratti da una bellezza senza pari.
Com’è possibile offrire a un numero di visitatori così grande, e in continua crescita, un’esperienza unica e significativa? È questa la sfida di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe alimentari che utilizzano i prodotti del territorio, nonché i produttori veri e propri.
Tutto il buono della Toscana
Presente sul territorio da ben 23 anni, Vetrina Toscana riunisce ristoranti e agriturismi, ma anche botteghe, produttori, strade del vino, cantine, birrifici, oleifici, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e alberghi: insomma, tutti coloro che operano nel settore enogastronomico all’insegna della sostenibilità, delle produzioni locali, del rispetto dell’ambiente. Una grande rete di piccole imprese che conta, ad oggi circa 2000 aderenti che condividono valori, comportamenti e obiettivi, per offrire prodotti d’eccellenza che sono veri e propri atti d’amore da parte di chi li ha fatti, per chi se li godrà.
C’è un momento in cui il viaggiatore entra in contatto con la terra che lo ospita: è quando riesce a vederla davvero, a toccarla con mano. La scintilla nasce dai sensi e diventa emozione: può essere il verde delle olive che, nel frantoio, si trasforma nell’oro dell’olio, o la mano che sfiora i chicchi di grano che diventeranno farina e poi pane. Magari è l’odore di un insaccato o di un formaggio stagionato, che solletica l’appetito e fa venire l’acquolina in bocca, o il gusto di un sorso di vino che scivola in gola. Oppure ancora è la scoperta della storia, fatta di passione e tradizione, che si nasconde nel sapore di un piatto tipico, e che lo rende unico. Che si tratti di un colpo di fulmine, o di una sintonia maturata nel tempo, il risultato è lo stesso: il viaggio diventa esperienza e ogni boccone si trasforma in un ricordo felice.
È proprio l’amore per una terra così ricca di prodotti di alta qualità a ispirare il percorso di Vetrina Toscana, che si propone di tutelare e valorizzare le peculiarità regionali coniugando passato e presente, ma con un occhio al futuro. Per far sì che il turismo enogastronomico sia davvero sostenibile e proficuo per tutti, i soggetti aderenti investono sui lavoratori del settore, salvaguardano le usanze delle comunità locali, esaltano la biodiversità ricorrendo al biologico, alla filiera corta, alla stagionalità. Così l’ambiente ringrazia, il gusto ci guadagna e i viaggiatori scoprono i tesori di una terra che, anche dopo molte visite, non smette mai di emozionare.
Il primo mercato di Vetrina Toscana
In Toscana ci sono luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato: basta oltrepassare una soglia per trovarsi in un mondo sospeso, lontano anni luce dal tran-tran quotidiano. Alcuni esistono da tempo; altri sono nuovissimi, eppure si inseriscono perfettamente in una tradizione che ha radici antiche e che si basa sul dialogo fra l’uomo e la natura.
È il caso del MeQ di Follonica, il Mercato coperto di Qualità di Vetrina Toscana che, inaugurato da poche settimane, incarna alla perfezione i valori del progetto regionale. La plastica qui non può entrare: chi ha sete può tranquillamente rifornirsi alla casetta dell’acqua. Inoltre, è in funzione un eco compattatore per lo smaltimento delle bottigliette che, raggiunta una certa soglia, emette un buono sconto per l’acquisto di prodotti all’interno del mercato. Gli animali, invece, sono i benvenuti, e troveranno sempre ciotole di acqua fresca a loro disposizione. Sostenibilità significa anche riconoscere la valenza sociale e ambientale del cibo, e quindi evitare gli sprechi: per questo, ogni sera (lo toglierei non so la frequenza)l’invenduto viene devoluto a una mensa della Caritas.
Etico, plastic free e pet friendly, il MeQ rappresenta la quintessenza della modernità più green. Grazie anche alle opere dello street artist Dario Vella, che ha riprodotto su saracinesche e pareti foto e texture d’epoca, l’edificio mantiene un legame con il suo passato e soprattutto rispetta a fondo la sua natura di mercato: un luogo d’aggregazione, d’incontro e di scambi, non solo di prodotti ma anche di storie, conoscenze e competenze.
Visitarlo significa scoprire la ricchezza e l’identità del territorio, perché niente meglio del cibo racconta il paesaggio, la cultura, lo stile di vita.
Qui si può fare la spesa, per riempire la dispensa di cibi gustosi e genuini, oppure fermarsi a mangiare nei tavolini della vivace piazza centrale, chiacchierando con gli altri avventori o assistendo a show cooking e presentazioni di prodotti tipici. Per chi ha voglia di mettersi in gioco, non mancano le lezioni di cucina.
Fra le iniziative più originali ospitate dal MeQ ci sarà, a partire dall'autunno, l’asta ittica, condotta a voce da un banditore che illustra i pesci in vendita spiegandone le caratteristiche e la provenienza: un modo interessante e piacevole per scoprire la ricchezza della fauna marina locale e le virtù dei prodotti che finiscono nel piatto.
La Toscana vista dal mare
Storicamente, la Toscana ha un rapporto profondo con la sua costa, un tragitto lungo circa seicento chilometri con una rete diffusa di porti e approdi turistici. Godersi un viaggio in barca, per giorni interi o anche solo per qualche ora, significa cambiare prospettiva e vivere la regione in maniera inedita, ammirando spiagge sabbiose e lagune, foci fluviali e isole, scogliere e aree quasi selvagge, non toccate dalla mano dell’uomo. E quando l’aria salmastra, la brezza marina e il sole sulla pelle mettono appetito, è bene ricordarsi che l’amore per il mare passa inevitabilmente dall’enogastronomia e che si può rispettare l’ambiente anche scegliendo come e cosa mangiare: per esempio orientandosi su pesci locali e della giusta taglia, pescati in maniera selettiva e secondo la loro stagionalità. Chi vuole cimentarsi in questa avvincente avventura troverà un complice prezioso nel libro Happy Boat in Toscana – Ricette per naviganti a vela e a motore: un piccolo manuale, scaricabile gratuitamente dal sito di Vetrina Toscana, in cui, oltre alle ricette di pesce dei grandi cuochi della regione, si trovano consigli utili per allestire nel migliore dei modi la cambusa di una barca, ma anche piccoli trucchi da mettere in atto quotidianamente, nella cucina di casa, per preservare la qualità del pescato e risparmiare tempo ed energia.
La birra toscana, fra tradizione e innovazione
Dopo una giornata trascorsa alla scoperta delle bellezze della regione, al mare in barca o in bicicletta fra le colline, o ancora a piedi nelle rinomate città d’arte, cosa c’è di meglio che rilassarsi, all’ora del tramonto, in compagnia di una buona birra artigianale, fredda al punto giusto?
La Toscana è rinomata soprattutto per i suoi vini, conosciuti e amati in tutto il mondo, ma può vantare anche una lunga tradizione nella coltura dei cereali, che la rendono il luogo ideale per la nascita di nuovi birrifici agricoli. Il settore è ancora piccolo, ma in grande fermento e destinato a una crescita rigogliosa. La maggior parte degli opifici birrai locali sono realtà artigianali, gestite da giovani dinamici, motivati e attenti a mantenere un basso impatto ambientale, che all’amore per la birra affiancano le innate doti di accoglienza tipiche della regione.
Nasce così il turismo brassicolo, ossia relativo alla produzione (e al consumo) della birra: molti birrifici offrono visite agli impianti o ai luppoleti, altri organizzano degustazioni, altri ancora mettono a disposizione un vero e proprio servizio di ristorazione, dove le migliori birre della loro produzione vengono sapientemente abbinate ai piatti tipici della zona. L’amore per la birra porta i visitatori ad alternare gli itinerari turistici più noti con l’esplorazione di destinazioni inedite, verso storie ed eccellenze locali ancora da scoprire.
La Toscana è una terra che, partendo dalle proprie radici, sa sempre rinnovarsi e stupire: anche quando si pensa di aver già visto tutto, ecco che le sorprese continuano a sbocciare. Qui il Rinascimento è nato e non ha mai fine, grazie soprattutto all’instancabile lavoro di donne, uomini e istituzioni che continuano a investire sulla qualità, sulla bontà e sulla bellezza – perché, come scriveva Dostoevskij, è la bellezza che salverà il mondo. E questo in Toscana lo sanno bene.
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