Attualità

Le Strade della Mozzarella 2014

pubblicata il 28.02.2014

Tra due mesi e mezzo si svolgerà a Paestum (SA) la nuova edizione de Le Strade della mozzarella, il congresso di gastronomia che da sette anni valorizza la Mozzarella di Bufala Campana DOP portando sul palco le interpretazioni di cuochi italiani e, da qualche tempo, internazionali.
Per spiegare questo evento campano, ideato da Albert Sapere e Barbara Guerra,  bisogna partire dalle parole di un francese, Clement Vachon di San Pellegrino, uno dei partner della manifestazione: all’estero, dice, c’è una voglia di Italia che è sconvolgente. La mozzarella in questo senso è più che rappresentativa, e in più negli ultimi anni sta incontrando il favore di diversi cuochi qui e all’estero: immaginate cosa voglia dire per chi vuole narrare questo Made in Italy un evento che ruota intorno alla mozzarella, e si svolge in Campania, nella bellissima Paestum.
La scelta del congresso è chiara: durante la tre giorni (12-14 maggio) i cuochi proporranno la propria visione della mozzarella assecondando il proprio estro. Per me, che sono campana, è il modo più consono, perché vedete, la mozzarella è un cosa intima per noi di quella zona: subito dopo il latte materno c’è quello di bufala. Ognuno ha un proprio allevamento preferito, un proprio sapore che gli ha dato l'imprinting, un proprio modello di consistenza ed elasticità. Bando ai parametri assoluti, benvenuta la valorizzazione del prodotto mozzarella DOP e il suo ingresso in cucina. E in pizzeria: sì, perché quest’anno alla pizza e ai lievitati viene dedicato uno degli “atelier” centrali del convegno, in cui i bravissimi artigiani della pizza napoletana - tra cui Gino Sorbillo, Salvatore e Francesco Salvo, e Franco Pepe - interagiranno con il Cucchiaio d'Argento, in persona di Stefano Caffarri (yes, proprio lui).
Il programma è fittissimo, e oltre gli atelier (gli altri due dedicati a Pasta Mozzarella e Pummarola e Mozzarella e Made in Italy) vede tantissimi cuochi succedersi sul palco del Savoy Beach Hotel: qui trovate il programma del primo, secondo e ultimo giorno.
Un congresso che mette al centro un prodotto italiano e locale vale l’approfondimento: tanto crediamo di conoscere un prodotto quanto spesso ne ignoriamo la produzione e l’utilizzo che non sia quello usuale, e non basta un’infanzia passata a mangiare mozzarella e un’età adulta trascorsa a rimpiangerla a renderci edotti. Occorre chiamare a raccolta le tavole moderne, le migliori materie prime italiane, la collaborazione tra cuochi e pizzaioli per ammettere che quello che sappiamo non è abbastanza se non siamo in grado di raccontarlo.A ognuno la sua sensibilità, a ciascuno la sua interpretazione: ecco le Strade della Mozzarella, tre giorni per prendere quello che sappiamo della mozzarella e immagazzinarlo in un nuovo linguaggio gastronomico pronto per essere divulgato.** Tutte le foto sono di Stefano Caffarri.

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